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Come scrivere in Googolese: cosa sono le keyword – parte 1

Spesso mi capita di spiegare ai miei collaboratori come scrivere gli articoli per essere ben posizionati nei primi posti sui motori di ricerca. Durante queste mini lezioni opero un vero e proprio lavaggio del cervello e alla fine vedo un cambiamento radicale nel loro modo di scrivere.

Scrivere per i motori di ricerca

Scrivere in googolese è un’operazione di pura strategia che va pianificata e organizzata nei minimi dettagli. Abbandonate l’idea di scrivere un tema, come facevate al Liceo. Siamo in guerra e ogni virgola va pesata.

In questi giorni vi proporrò una serie di articoli che trattano le tecnice scrittura orientata ai motori di ricerca.

Cos’è una Keyword

Dovete sapere che il motore di ricerca ragiona a parole chiave. Basa tutti i suoi ragionamenti sulle keyword, sono i mattoni costituenti degli algoritmi di Google (parlo di Google come l’esempio principale dei motori di ricerca). Quindi dobbiamo spostarci dall’altra parte della barricata e pensare come Google, ovvero a “parole chiave”. Ecco una mia personalissima definizione:

Una parola chiave corrisponde al testo che un utente scrive sul motore di ricerca quando sta cercando qualcosa.

Per esempio, un utente che sta pianificando le vacanze, può scrivere “offerte pasqua 2010” oppure “last minute pasqua“. Queste ricerche, fatte da un utente, diventano per noi blogger keyword. Se scriviamo pensando di ottimizzare queste keyword, probabilmente l’utente che cerca le offerte di pasqua troverà il nostro articolo in cima ai risultati della sua ricerca.

Una keyword è quindi un insieme di uno o più vocaboli. Scegliere le parole chiave migliori è un compito molto delicato. Ci sono alcuni fattori da considerare:

  • La concorrenza sulla parola chiave.

    Chiaramente più pagine web nella rete sono ottimizzate su una stessa keyword, maggiore sarà la concorrenza. Di conseguenza sarà più difficile risalire la SERP (Search Engine Result Page) ed è probabile che resteremo nei bassi fondi (dalla 4° pagina in giù).

  • La frequenza di ricerca.

    Bisogna valutare anche quanto è interessante una parola chiave agli occhi degli utenti. La keyword “Hotel rimini” è sicuramente più ricercata di “Tappo sughero“. Se dobbiamo scegliere con quale parola chiave posizionarci, allora sceglieremo “Hotel rimini” visto che ci porterà molti più visitatori rispetto a “Tappo sughero”. Ma questo va a collidere con la concorrenza.

  • Long Tail

    La numerosità dei vocaboli nella keyword è in relazione con i primi due punti (concorrenza e frequenza). Pensate a “hotel” (=1 vocabolo) e a “hotel pasqua trentino alto adige mezza pensione” (=7 vocaboli).  Se scriviamo un articolo cercando di posizionarci con la prima è praticamente impossibile raggiungere le prime 3 pagine della SERP, mentre con la seconda abbiamo qualche chance in più.
    Con Long Tail si intendono tutte le keyword derivate da parole chiave “principali” e che hanno un numero di vocaboli abbastanza numeroso. Chiaramente sono bricioline, perchè la frequenza di ricerca è bassa, ma la concorrenza non è agguerrita e abbiamo possibilità di emergere più facilmente.

Il primo step che quindi dovete fare prima di scrivere il corpo di un articolo è quindi scegliere su quali keyword incentrare il post. Ne potete scegliere una o più, magari aiutandovi con il Google Keyword Analyzer (strumento per le parole chiave).

Ogni volta che tratto questo argomento faccio sempre l’esempio di Liquida, un aggregatore (e non solo) di notizie recuperate dai blog. Il loro lavoro è formidabile. Oltre ad aggregare articoli presi dai vari blog, li hanno organizzati secondo le loro parole chiave. Hanno quindi creato migliaia di pagine ottimizzate ognuna su una singola keyword, ovviamente in modo assolutamente automatico. Il risultato è sorprendente. Senza uno specifico lavoro “editoriale”, ma semplicemente usando ottimi algoritmi e codice ottimizzato, sono riusciti a raggiungere le prime posizioni nella SERP, il tutto senza scrivere un solo articolo. Per dirla tutta e senza offesa, rubano ai noi poveri blogger gli articoli per darli ai ricchi (loro).

Analizziamo la loro pagina “Offerte Pasqua“. Come vedete la keyword è ripetuta ovunque. Questa loro pagina è ottimizzata per questa singola keyword e tutto è incentrato su di essa. Questo è un bel esempio di pagina, analizzatela: tornerà utile per i prossimi articoli di questa serie.

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