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RailsRumble & 48Rails: io ci sono stato!

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Il 13 e 14 Ottobre scorsi si è svolto il RailsRumble 2012. E’ un concorso di programmazione distribuita dove le squadre di un massimo di quattro persone, provenienti da tutto il mondo, hanno 48 ore per costruire un’applicazione web innovativa, con Ruby on Rails o con un altro framework basato su Ruby. Io ho partecipato.

Vi dico di più, ho participato contemporaneamente anche al 48Rails, un evento parallelo per concentrare in un’unico luogo i team italiani iscritti al RailsRumble. Vi anticipo che l’esperienza è stata davvero emozionante per un insieme di fattori positivi che ho vissuto in prima persona.

RailsRumble 2012

Il RailsRumble dura 48 ore al termine delle quali bisogna consegnare il progetto: sono 48 ore di veglia, sviluppo e sudore, dove i bisogni fisiologici passano in secondo piano. Dormire? No grazie! E’ un’esperienza full immersion, dove ci si trova in simbiosi con i ragazzi del proprio team, in questo caso con i miei colleghi d’ufficio di Kleis, Luciano e Nicola. Si potrebbe pensare che queste non siano le condizioni migliori per sviluppare un progetto, invece la realtà dei fatti ha dimostrato il contrario. Il metronomo dell’hackathon nonstop ha scandito il nostro lavoro e ha sincronizzato gli sforzi in maniera davvero armonica.

48Rails

Il contesto del 48Rails si è rivelato un’occasione unica di confronto con le più autorevoli realtà italiane che utilizzano Ruby, come TimeRepublik, Mikamai, SeeSaw. Vedere di persona come lavorano altri team, cosa usano, scherzare e congratularsi stringendosi la mano non è certo come postare un tweet o cliccare “mi piace”. L’organizzazione impeccabile del 48Rails e la disponibilità degli organizzatori padovani, Michele F., Andrea P. e Andrea B. in primis, è stata davvero la ciliegina sulla torta.

Il nostro progetto

Per scendere nel dettaglio, con il mio team ho sviluppato “Twinr.me“, una web app per trovare il proprio gemello nel mondo. L’utente seleziona il proprio sosia da una lista di fotografie di possibili candidati, scremandoli progressivamente rispondendo ad una sequenza di domande (colore degli occhi, forma del viso, ecc). L’utente potrà poi chiedere l’amicizia facebook con il gemello trovato, spedirgli un messaggio o semplicemente mostrare ai propri amici quanto gli assomiglia. E’ un’app giocosa, con alcuni aspetti virali e con molti possibili sviluppi.

Vi chiederete se ho vinto. Chiaramente no. Aver partecipato, essere stati uno dei 500 team nel mondo iscritti, aver consegnato Twinr.me nei termini prestabiliti ed aver partecipato alla selezione finale dei 300 progetti è comunque un orgoglio di cui vado fiero.

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