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Backup: idee, suggerimenti e tools

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Il backup, questo sconosciuto, è un’assicurazione sulla vita in caso di disastri. Sto parlando chiaramente di incidenti sul vostro computer e soprattutto dell’esistenza e sopravvivenza dei dati su cui sono salvati.

E’ chiaro che il abilitare e configurare un backup “automatico” sulla propria macchina costa fatica, sottovalutando il valore di avere i dati salvati in una cassaforte in caso di perdita irreversibile dei vostri dati.

Per chi usa un mac, il sistema operativo macOS ha già incluso un ambiente di backup automatico chiamato Time Machine, davvero ben fatto. E’ sufficiente collegare un disco esterno e dichiararlo come disco per il backup che poi il mac comincia a utilizzarlo per salvare i dati, in modo incrementale, storicizzando tutte le modifiche nel corso del tempo. Tutto è automatico, ci si dimentica pure di averlo, tanto ci pensa tutto lui. Ti ricordi di averlo, o meglio, speri di averlo fattto funzionare, solamente quando è il momento di bisogno e ti server recuperare il dato andato perso.

Per chi usa invece altri sistemi operativi, tipo Linux o Windows, il discorso è diverso. Come ci suggerisce Appvizer Italia, le tecniche di backup si dividono in due grandi gruppi:

  • Backup in cloud
  • Backup su dispositivi esterni (locali)

La soluzione probabilmente meno costosa è quella di un backup locale: occorre acquistare un disco esterno, ora anche SSD e il gioco è fatto. Un disco SSD della Sandisk da 500GB su Amazon costa ad oggi 119€ e con questa cifra ci si assicura una garanzia sui propri dati personali. Per chi invece ha grandi quantità di dati, tipo foto o video, potrebbe optare sul disco SSD esterno della Samsung da 1TB che costa 184€.
Se vi sembra una grossa cifra, non sapete quanto dovrete pagare per recuperare un disco che si è bruciato dalle aziende specializzate, senza avere la garanzia di un recupero completo dei dati.

Nell’ipotesi di un backup locale dovete chiaramente installare un software che in automatico si occupi di verificare i nuovi documenti e si preoccupi di salvarli anche nel disco locale. In rete ne troverete un’infinità, prestate attenzione che giri in background in modo che sia sempre in funzione. Se non fosse così, alla lunga è possibile che vi dimentichiate di lanciarlo e per la legge di Murphy, la perdita dei dati accadrà esattamente il giorno in cui non avrete lanciato il backup.

La soluzione “premium” è invece quella di adottare un backup in cloud, per cui i dati saranno salvati direttamente su server in farm, attraverso la vostra connessione internet. E’ chiaro che dovrete disporre di una banda abbastanza capiente in modo che il trasferimento non interferisca con il vostro utilizzo quotidiano con la rete. Il backup in cloud vi salvaguarda anche dalle rotture del disco esterno, perchè per definizione, i dati in cloud sono garantiti al 100%. Trasferire i vostri dati personali in cloud vi costerà in termini economici un po’ più di soldi rispetto al backup locale, di solito sono servizi in abbonamento.

Scegliete il vostro metodo preferito, secondo le vostre disponibilità economiche, ma perdete quell’ora della vostra vita per impostare un backup perchè potrebbe farvi risparmiare nel futuro un sacco di soldi.

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