
In questo articolo vi mostro come ho ridato vita a un vecchio giocattolo impiantandogli un nuovo cuore fatto da RaspberryPi 3. Continua a leggere
Notizie su distribuzioni, applicazioni e novità sul fantastico sistema operativo libero
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In questo articolo vi mostro come ho ridato vita a un vecchio giocattolo impiantandogli un nuovo cuore fatto da RaspberryPi 3. Continua a leggere
Questa volta tocca ad un “onirico gattopardo” migliorare la crescita di Ubuntu: Canonical ha finalmente reso disponibile il nuovo rilascio (v. 11.10) del sistema operativo GNU/Linux, per affacciarsi al grande pubblico con nuove interessanti caratteristiche che vi illustreremo subito.
Per chi non lo conoscesse, Portablelinuxapps è un archivio di applicazioni “portabili” per Linux. L’idea riprende quella delle App dell’iPhone ma qui, ovviamente, parliamo di Linux.
Ecco tutto il necessario per trasformare l’aspetto del vostro Ubuntu e renderlo più natalizio. Ecco a voi wallpaper di natale, login screen e icon pack natalizi e perfino un window manager con lucette scintillanti.
E’ da molto tempo che cercavo questa applicazione e oggi sembra essere stata finalmente pubblicata. Si tratta di wkHtmlToPdf, ovvero un’applicazione che converte una pagina html in un documento PDF. Per la precisione wkHtmlToPdf è un comando shell che funziona sotto Linux e che fa uso del motore di rendering WebKit, quello per intenderci usato da Google Chrome, per parserizzare il codice HTML insieme alla libreria QT per creare il PDF finale.
Volete rianimare un vostro vecchio portatile? Bene, allora la soluzione si chiama Presto. E’ un nuovo sistema operativo basato su Linux che ha la particolare proprietà di essere leggerissimo e riesce a caricarsi e rendere l’utente operativo nel giro di pochissimi secondi. Il download sarà pubblicato dal 16 Aprile, quindi fra qualche giorno.
La parola magica che circonda questo interessante sistema operativo è "produttività". Con presto sarai in grado di scrivere email, chattare, parlare con Skype, ascoltare musica, navigare e scaricare applicazioni tutto mentre un equivalente pc sta ancora caricando il pesante Windows XP o Vista, ovvero sarai operativo già da subito.
Presto si installa come una normale applicazione da Windows. A installazione ultimata, si potrà scegliere quale sistema avviare al boot. Un’altra interessante caratteristica è che si spegne immediatamente, senza nessuna procedura di shutdown.
Con BootCamp, installare Ubuntu (sistema operativo open source, basato su Gnu/Linux, che focalizza tutto, sulla semplicità d’uso) su Mac, non è stato mai così semplice.
Personalmente non ho avuto problemi con questa tecnica di installazione, in caso contrario, non esitate a lasciare un commento.
Per chi fosse interessato a un server linux super economico, ecco a voi una guida che spiega come farselo in casa. Quello di cui abbiamo bisogno è un hardware economico. Per questo motivo scegliamo un decTOP, un mini computer, fanless, silenzioso e dal basso consumo energetico. Costa 99$ più le spese di consegna (40$) e in due settimane arriva a casa.
Il decTOP è veramente piccolo, all’incirca le dimensioni di un Mac Mini. Essendo senza ventole, è molto silenzioso e, visto che monta un processore da 366MHz da 1 Watt, consuma complessivamente circa 8 watt. Per avere un’idea, il Mac Mini consuma dai 20 ai 30 watt.
Il decTop monta 128MB di RAM (facilmente aggiornabile) e un disco da 10GB. E’ senza sistema operativo e ha la possibilità di avviare da chiave USB. Per questo motivo l’idea è di installare un sistema Linux, Ubuntu 6.06 (o XUbuntu che più leggero), montandolo su una pendrive da 1GB che fungerà da disco di avvio.
Alla fine avrete in casa un ottimo server linux per una spesa complessiva di 100 euro, che potrete tenere acceso 24 ore al giorno, perchè silenzioso e di basso consumo.
Oggi l’articolo sarà un po’ tecnico e dedicato agli smanettoni di Linux. In questi giorni mi sono capitati sottomano un paio di schemi che mostrano il funzionamento di Linux.
Il primo schema è una mappa interattiva del Kernel Linux e delle sue funzioni. E’ diviso in sei blocchi logici (system, networking, memory, processing e human interface) e mostra le relazioni tra le varie funzioni del kernel. La mappa è interattiva e ci si può spostare e zoomare come in Google Maps. Ogni blocco è poi collegato al sorgente relativo, in questo modo si può analizzare in dettaglio il codice c.
Il secondo schema descrive il ruolo e la funzione delle singole cartelle base del file system di Linux. Vi siete mai chiesti cosa serve e cosa c’è all’interno di /usr/sbin o di /var/run??? Bene, con questa mappa riuscirete ad avere le risposte che nessuno vi ha mai dato!
Pidgin, nuovo nome del pluripremiato Gaim, ha finalmente fatto la comparsa sulla scena degli IM ( Istant Messengers). Con la versione 2.0.0 definitiva sono stati rimossi alcuni piccoli bug dal programma e sono state ampliate le funzionalità. Ma che cos’è Pidgin e come lo si installa? A questa e ad altre domande cercheremo di rispondere in questo tutorial.
Pidgin è essenzialmente un programma per linux con la GUI gnome che funge da istant-messenger multi-protocollo, ovvero che riunisce in sé la possibilità di comunicare con un unico programma con amici e compagni di rete che utilizzano vari protocolli, ovverosia vari programmi-client di messaggeria istantanea (MSN, ICQ, yahoo messenger, etc.). Ormai questo tipo di applicazioni sta avendo un discreto successo sia in piattaforma Linux che in piattaforma Windows: solo per fare un esempio su Linux abbiamo il Kopete, uno dei più conosciuti client per KDE e anche Wango, che unisce in sé anche funzioni telefoniche/video, su Windows abbiamo trillian, molto apprezzato per chi ha amici che utilizzano vari programmi.
In ogni caso, l’utente che voglia fare uso di un istant-messenger unificato come pidgin deve tenere in conto vari aspetti, come in tutte le cose, positivi e negativi:
Installazione
L’installazione è semplice anche se un po’ lunga; occorre innanzitutto avere il GTK2+ installato (e soprattutto i development file, qualcosa dal nome simile a libgtk2-dev), oltre al gmake e al c++; consiglio inoltre di avere eseguito tutte quelle istallazioni ‘di rito’ per poter compilare su linux qualsiasi programma (nel caso contrario durante l’avvio del secondo comando si incorrerà in qualche errore). Inoltre in caso di continuati errori consiglio di installare le librerie collegate al vecchio Gaim, cosa possibile tramite il comando (valido per piattaforme *Ubuntu):
sudo apt-get build-dep gaim
Il file che viene scaricato dal sito è un file di tipo tar.bz2, che si scompatta tramite konsole:
utente@computer:~$ tar -jxvf pidgin-2.0.0.tar.bz2
successivamente, dopo essere entrati nella directory creata tramite cd pidgin-2.0.0 si deve anche compilare il programma col comando:
utente@computer:~/pidgin-2.0.0$ make
Se, durante il make, esce uno strano errore, potrebbe essere necessario installare le librerie dipendenti dell’ex-gaim. Per far ciò basta (sui sistemi *Ubuntu) dire:
sudo apt-get build-dep gaim
E poi, dopo avere acquisito i diritti di amministratore o col comando su (seguito da password) o col comando sudo (seguito dall’istruzione che si vuole eseguire in questo caso make install), si fa:
root@computer:~/pidgin-2.0.0$ make install
Adesso il programma è installato e possiamo vederne le caratteristiche principali lanciandolo: pidgin.
Dobbiamo innanzitutto configurare l’account (o gli account) che possediamo in MSN, in ICQ e altro, basta farlo all’inizio, oppure da menu- account – aggiungi/modifica, ed inserire ogni singolo protocollo, ogni identificativo relativo, la password.
Caratteristiche
L’interfaccia grafica, come molte dell’ambiente GNOME è sobria e secca ed anche le funzioni non sembrano quella marea che siamo invece abituati a vedere in client più popolari come MSN o ICQ. Questo può essere anche un vantaggio per tutte quelle persone che vogliono che un instant messenger faccia il suo lavoro di instant messenger e poco altro (non bisogna pretendere che ti prepari il caffé!). In compenso la facilità di utilizzo che hanno raggiunto queste applicazioni non ha nulla da invidiare alla facilità con cui si può usare un’applicazione windows. Nel caso specifico di pidgin, inoltre, visto la richiesta crescente da parte degli utenti, oltre all’invio di un semplice messaggio possono essere effettuate varie operazioni, peraltro già da tempo integrate il altri famosi IM; questa è una lista non completa delle caratteristiche e delle operazioni che è possibile fare:
Certo resteranno sempre coloro che vedranno in kopete un programma più accattivante dal punto di vista grafico, e magari (forse) un po’ più stabile. In ogni caso penso che Pidgin possa rivelarsi un’alternativa non indifferente sperando che in futuro altri piccoli bug si risolvano e si implementino nuove funzioni quali la formattazione ‘colorata’ di alcuni nicknames in certi protocolli e una gestione più approfondita ed intelligente del caricamento/salvamento delle liste di amici nel server.