
Tra le tante piattaforme di streaming più o meno a pagamento, Vvvvid si mette in evidenza per essere il primo servizio di video on demand completamente gratuito e oltretutto per essere italiano al 100%. Continua a leggere
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Tra le tante piattaforme di streaming più o meno a pagamento, Vvvvid si mette in evidenza per essere il primo servizio di video on demand completamente gratuito e oltretutto per essere italiano al 100%. Continua a leggere
Qualche mese fa il famoso servizio Instapaper aveva annunciato alcuni cambiamenti di politica importanti, soprattutto l’introduzione di un canone basso, ma obbligatorio per l’utilizzo delle proprie API. A questo annuncio è seguito un corposo aggiornamento del servizio particolarmente evidente nella sua versione Mobile per i dispositivi iOS.
Interfaccia, usabilità, funzioni, sono tutte caratteristiche che hanno riformulato la visione del web “da leggere dopo” fornendo un paradigma per questi servizi che era inevitabile avrebbe cambiato le cose.
A distanza di mesi, forse un po’ in ritardo rispetto al successo di questa innovazione di Instapaper, anche Read it Later ha cambiato volto e nome: Pocket.
Entrambi i servizi hanno scelto un candido bianco per le loro interfacce, anche se per Instapaper l’ultima parola spetta all’utente. Il cambiamento per RIL è sicuramente stato più evidente, in quanto ci si muoveva da un colore nero deciso. Instapaper invece ha cercato di riproporre l’effetto carta che il suo nome ricorda. Sebbene il servizio abbia avuto da sempre molti estimatori, il successo lo ha raggiunto con l’integrazione nel Kindle, con cui permette di fruire contenuti in un modo tutto nuovo per il web, e innovativo anche per il Mobile.
Pochi mesi fa era stato presentato un Digest al fianco del servizio gratuito, ad un prezzo una tantum di circa 5 dollari. Questo servizio sembra aver dato i primi spunti per la creazione di quella che l’attuale interfaccia. Non abbiamo perso la classica visualizzazione a Lista, che però si è arricchita di immagini thumbnail che identificano l’articolo. Come Pinterset e Flipboard ci hanno insegnato, le immagini hanno sempre più peso nel web soprattuto in quello sociale.
L’interfaccia nuova è pensata esclusivamente per l’utilizzo Mobile. Una sidecar permette di gestire tutte le possibili azioni.
RIL ha introdotto la possibilità di gestire molto più rapidamente i propri link, con tag multiplo e semplificato nelle funzioni. Si spinge sempre di più verso un servizio a metà tra il filtro web arrochito dai nostri contenuti e l’online bookmarking a cui mi riferivo precedentemente.
Instapaper dal canto su ha definito un ecosistema autosufficiente, che si appoggia su altri piccoli mondi come Zite e Flipboard, Un browser diretto con funzionalità integrate è sicuramente una prova evidente.. Il web dei contenuti non può essere chiuso e Instapaper non lo è, ma all’interno del mondo mobile non si può fare affidamento su un certo tipo di navigazione quindi questo sturmento ottiene le sue motivazioni di supporto. Un sito per volta accessibile ora come dopo.
Queste due applicazioni hanno rappresentato una prima interpretazione del web 2.0. La velocità della produzione dei contenuti richiede un filtro, come anche l’indigestione di informazioni. Organizzare il web è da sempre lo scopo dei suoi utenti, oltre quello di fruire dei contenuti che offre, queste applicazioni sfruttano i nuovi strumenti di navigazione mobile per fornici un’esperienza alternativa, per dei servizi più che mai utili in questa continua accelerazione del web.
Da quando vi abbiamo offerto un’approfondita recensione di Pinterest, il servizio di Curation che attraverso le immagini filtra ed organizza il web, sono nati diversi strumenti e web serviecs che hanno utilizzato la stessa idea applicata ad altri contesti. Oggi noi di Dynamick vedremo alcuni di questi esempi, applicati anche a contesti del tutto estranei alla natura iniziale di Pinterest: immagini e video.
Questa prima web app che vediamo oggi, unisce le caratteristiche di Pinterest alla grande community di Instragram, che più volte abbiamo raccontato tra le pagine di questo blog. L’interfaccia è identica a quella del Social Network per curatori, mentre i menu a disposizione sono quelli utili agli utenti della famosa applicazione per iPhone e da poco per Android.
Tutte le foto possono essere rapidamente trasferite a Pinterest con un rapito Pin it! e aprirà immediatamente il classico popup.
Questa interpretazione di Pinterest è applicata ad Ebay per fornirvi un’esperienza di navigazione alternativa. Per ogni immagine è possibile visualizzare il prezzo e il tempo che distanzia dalla scadenza dell’asta.
Per ogni elemento è visibile una scheda separata da dove è possibile accedere a tutte le informazioni disponibili: immagini, feedback, location ed sono anche presenti diversi bottoni per la condivisione tra cui Pinterest.
E’ possibile fare ricerche approfondite, per categorie, e keywords. Le ricerche avanzate offrono tutte le funzionalità di Ebay come il range dei prezzi.
Il prossimo servizio web che vi proponiamo applica la logica di Pinterst alle playlist musicali.
Nella schermata iniziale potrete vedere un mosaico di Cover degli album popolari del momento, che potrete decidere di riprodurre immediatamente oppure aggiungere al vostro player disponibile sul lato destro.
Il player rimane sempre in primo piano a prescindere dalla scheda che selezioniamo all’interno di Loudlee
Le Schermate Welcome e Everyone propongono musica in base ai vostri gusti e a quanto è attualmente ascoltato sul social network.
Dal vostro profilo potrete accedere alle canzoni riprodotte e alla librerira che avete creato aggiungendo i brani dall’interno del servizio.
La funzione di ricerca vi permetterà di trovare quanto cercate in Loudlee
Anche qui è disponibile un meccanismo di Following, molto utile per scopre nuova musica.
Con Chill potrete utilizzare lo stesso meccanismo di Pinterest, ma esclusivamente per i video. L’originale comprende già una sezione dedicata ai video, tuttavia Chill si preoccupa di rendere questa sezione quella centrale con alcune funzionalità grafiche e di design che ne invecntivano l’utilizzo.
L’interfaccia è costituita da una grossa board dove potrete vedere tutti i video popolari e quelli condivisi dagli utenti che seguite, lo stesso meccanismo di follower e following presente su Twitter.
Il Player multimediale è molto curato e presenta anche una varietà di reazioni esprimibili mediante:
Potrete collegare i vostri account Twitter e Facebook, l’ultimo con cui effettuate il Login.
Per postare un video sarà sufficiente utilizzare il Bookmarklet in presenza del filmato oppure attraverso il form apposito nella homepage. E’ anche possibile importare direttamente tutti i video postati sul proprio account Twitter. Potrete organizzare i video in Collection come avviene su Pinterest, e queste dividerle per categorie, modificare il banner superiore per utilizzare la pagina in modo più personale e magari facendovi un po’ di pubblicità nel caso che vogliate diffondere i vostri video. E’ anche possibile inserire una Bio che campeggia esattamente sotto l’header.
Infine è presente una chat interna con cui conversare tra gli utenti del social network.
Come questi servizi dimostrano Pinterest ha creato un nuovo sistema di navigazione. Non possiamo stabilire se questo cambiamento è stato iniziato dal social curation viste le recenti modifiche di Twitter ma soprattutto di Facebook in ottica di Timeline. Lo scorrimento dei contenuti in una modalità prossima allo Storytelling sembra essere il futuro del social networking, forse per enfatizzare il contenuto generato dagli utenti, ma secondo me anche per tentare di mettere ordine nello sviluppo temporale che ha un’identità online. Ormai ogni tentativo di condivisione ha la necessità di essere contestualizzato perché non perda il suo significato. Queste modifiche non possono che passare da alcune startup indipendenti come Pinterest oltre che da servizi ponte come quelli presentati oggi
Dopo avervi presentato CircleMe e le sue possibili applicazioni in ottica di personal branding, proseguiamo il nostro viaggio tra i servizi che si occupano di raccogliere la nostra attività online.
Faveus si propone come uno strumento che si posiziona al fianco di Social Network e News Network. Attraverso le sue funzionalità potremmo tenere traccia dell’attività che svolgiamo per ognuna delle fonti supportate, e visualizzarla in una comoda timeline ordinata e con diversi filtri che possono essere sfruttati per interessare possibili lettori.
Prima di focalizzarci su alcuni metodi di utilizzo del servizio, vediamo come questo può essere configurato e quali canali sociali sono supportati.
Aggiungendo il famoso news network sarà possibile vedere e gestire i propri elementi preferiti e volendo anche i link da noi condivisi.
Tra gli utilizzi della funzionalità “preferiti” di Twitter c’è il completamento della propria Mini Bio attraverso i propri messaggi rilevanti, quelli di utenti che stimiamo, particolari menzioni degne di nota, link che possono fornire informazioni ulteriori al lettore che visita per la prima volta il nostro profilo. Io ad esempio curo molto questa parte del mio account e controllo sempre quella degli utenti che visito prima di iniziare a seguirli.
I link condivisi possono essere sfruttati anzitutto come vetrina per avere un sunto della giornata o della settimana all’interno di Twitter. Oppure potremmo decidere di utilizzare Faveous per reindirizzare in un secondo momento questo stream altrove.
L’applicazione può essere impostata per raccogliere i nostri Like riferiti alle pagine Facebook; anche qui è possibile aggiungere il raccoglimento dei link condivisi.
Io ho impostato una distribuzione omogenea dei miei link tramite un unico punto di uscita: Google Reader. Per questo ho preferito limitarmi ai Like.
E’ importante ricordare che non riusciremo a filtrare il rumore proveniente da Facebook a meno di limitarci ad utilizzare il nostro account al solo scopo promozionale.
Come dicevo poco sopra, attraverso un altro servizio, iffft ho predisposto la condivisione tramite Google Reader. Anche Faveous permette di sfruttare gli elementi “Starred” di Google Reader proponendo un sunto dei link in ordine cronologico. Attraverso la fonte RSS della timeline è poi possibile riprodurre tali link ovunque si voglia, un’utile risorsa per i vostri nuovi follower che potranno così ripristinare la defunta funzionalità di Sharing contenuta nella vecchia versione del Feed Reader di Big G
Similmente a quanto avviene per gli altri due social Network sopra presentati è possibile aggregare anche altre fonti come ad esempio
Come abbiamo avuto già modo di vedere Faveous mette a disposizione diversi strumenti volti all’utilizzo del servizio stesso e alla sua integrazione in ottica di condivisione e personal Branding.
Anzittutto la pagina può essere resa pubblica attraverso le impostazioni, così da diventare a tutti gli effetti una Landing Page.
Inoltre attraversi i filtri presenti direttamente in Home Page qualunque utente avrà modo di muoversi nei differenti aspetti della nostra attività Online, spaziando da quanto apprezziamo su Twitter ai Like con cui impostiamo la nostra presenza su Facebook passando per i link da noi stessi condivisi e scelti.
Tag, e Like interni permettono di perfezionare ulteriormente la specificità di ogni azione contenuta in Faveous rendendo il servizio estremamente completo per qualunque attività di pubblicizzazione unendo la Content Curation al Personal Branding
Un bookmarklet permette di inserire Link e risorse direttamente all’interno della Web App in un’apposita sezione che viene creata al momento dell’importazione.
Sia la nostra Timeline che ogni singolo servizio può essere esportato in una fonte RSS così da poter essere diffuso all’interno dei feed reader o con apposite webapp in altri canali qualità Twitter, Facebook o Tumblr stessi.
E’ disponibile anche un’applicazione per iPhone, che ripropone in un’ottima interfaccia mobile le principali funzionalità di Faveous. Potrete quindi organizzare anche attraverso il vostro iPhone link e like per un perfetto sistema di condivisione centralizzato.
Attraverso le differenti funzionalità che estendono anche dalla normale Landing Page, come gli strumenti di ricerca interna, i filtri e la possibilità di visualizzare i Top Link all’interno del servizio, Faveous si impone come strumento adatto all’attività di Blogging e di mantenimento della propria identità Online. Inoltre i tools messi a disposizione rendono questa attività decisamente semplice e continua.
Inoltre è possibile esportare tutti i dati in formato Delicious per un backup facile in un altro ottimo servizio di content curation e visual bookmarking.
Non vi resta che porvarlo e farmi visita!
L’esplosione del web dei contenuti ha generato una moltitudine di servizi destina ad organizzarci al meglio nella nostra identità online.
Da blogger ci stiamo ritrasformando in curatori di notizie rivalutando certi meccanismi che si erano andati perdendo con la discesa in campo dei social network, dove ogni contenuto raccoglieva i like durante un periodo di tempo limitato per poi scomparire nella infinita massa di rumore che i social network generavano.
Possiamo indetificare come primo cambiamento sensibile di questa struttura di pubblicazione dei contenuti su i social con l’avvento della nuova Timeline su Facebook.
Se per la maggior parte degli utenti questa rappresenta poco più che un’innovazione grafica in realtà è uno strumento potentissimo ma a doppio taglio.
Per consentirci di pulire i contenuti del web dal rumore sono nati strumenti come Pinterest, che ci permette tramite la sua interfaccia minimale di cavalcare la semplicità di un’immagine per condividere un contenuto fisico ma anche scritto.
Il servizio che vi presentiamo oggi, Circleme, è una landig page ad alto contenuto sociale che permtte di aggregare in un’unica postazione diverse fonti da cui recupera i vostri mi piace.
Ma vediamo più nel dettaglio il funzionamento di questo servizio.
Il servizio è ora in Open Beta quindi è possibile registrarsi autonomamente oppure attraverso Facebook.
Una volta registrati potrete inziare a configurare il vostro profilo aggiungendo i social network a cui siete registrati:
CricleMe come dal nome, chiude il cerchio che si craea tra noi e le nostre condivisioni su i social network riproponendo, in una landing page molto curata nella grafica, una visione globale di delle attività svolte, permettendoci una facile condivisione e quindi l’opportunità di sfruttare un personal branding naturale dovuto alle nostre preferenze e alle nostre condivisioni.
Il servizio integra anche delle funzionalità sociali indipendenti dagli account a cui vi collegherete. E’ infatti prevista la possibilità di comunicare con gli utenti interni alla webapp attraverso aggiornamenti di stato, messaggi e like legati a quanto è reperibile sulla piattaforma.
Me Similmente a quanto abbiamo detto parlando del Nuovo Twitter in questa sezione troviamo noi stessi ed è il centro focale di Circleme. In un Header molto simile alla copertina di Facebook possiamo personalizzare una Minibio e cambiare gli status in un modo molto simile a quanto avviene sul social di Zuckerberg, recuperando le azioni direttamente tra quelle disponibili su all’interno di FB come pagine.
Explore: rappresenta un sunto di quanto è disponibile nell’applicazione online, attraverso categorie, trending like e Popular likes potremo addentrarci all’interno del servizio e vedere cosa scoprono gli utenti.
E’ infine disponibile una sezione riepilogativa delle attività recenti.
E’ importante sottolineare come l’interazione con gli altri utenti non è secondaria tra gli scopi del servizio, poichè permette di arricchire ulteriormente la propria pagina profilo attraverso le relazioni che stringiamo oltre ad essere un’ottima risorsa per recuperare nuovi contenuti.
Il servizio trasforma un dato oggettivo come un like su Facebook in un’impronta visiva facilmente riconoscime e sfruttabile in termini di Personal Branding e Curation (come Pinterest insegna).
Un’altro spunto in direzione curation ci viene dato dalla possibilità di distinguere i like per categoria, cosa mancante su Facebook, in questo modo per un blogger con diverse nicchie di riferimento è facile stabilire un legame diretta attraverso la parola chiave scelta e popolata di like.
E’ disponibile anche un Bookmarklet per utilizzare comodamente il servizio durante la navigazione.
Vale veramente la pena provare CircleMe e rientrare in contatto con noi stessi.ì, qui potrete trovare la mia pagina.