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Gmail come email backup e altri vantaggi

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GmailCon la recente introduzione del supporto al protocollo IMAP di Gmail si apre una possibilità di utilizzo interessante per Gmail: il backup della propria posta.

Fare un backup dei propri dati è importante e la casella di posta non fa eccezione da questa regola.

Backup con POP3

Se usate una casella di posta interamente ed esclusivamente via web è molto difficile (se non impossibile in alcuni casi) crearsi un bakup ma io spero per voi che usiate una casella di posta che vi permetta di scaricare le vostre email con il protocollo POP3. In questo caso siete a posto e vi spiego perché.

Il modo più facile di fare un backup è quello di copiare e salvare altrove la cartella che contiene le email scaricate con il vostro programma di lettura della posta POP3. Se non lo avete mai fatto vuol dire che usate solo l’interfaccia web e in questo caso avete tutte le vostre email salvate in remoto sul server del vostro gestore di posta.

Se le scaricate con un client di posta POP3 e volete continuare ad averle sul server remoto (tutte visibili via web) allora ricordatevi di impostare l’opzione "lascia i messaggi sul server" o qualcosa di simile. In questo modo avete già ottenuto un backup: sul server remoto c’è la vostra copia principale e sul vostro pc il backup scaricato via POP3.

Backup con IMAP

Se invece già usavate un client di posta e cancellavate dal server la posta è d’obbligo fare un backup e qui entra in gioco IMAP e l’uso che vi propongo di farne.

IMAP ha diverse interessanti funzioni in più rispetto a POP3 e quella che intendo sfruttare per questo scopo è la sincronizzazione tra copia locale e server remoto delle email. Se cancellate un email in locale IMAP si occupa di cancellarla in remoto, se spedite un email in locale IMAP salva l’email spedita anche sul server remoto.

In questo modo (diversamente da POP3) potete lavorare in locale sul vostro pc e avere automaticamente il backup aggiornato sul server remoto.

In realtà il bello di tutto questo è che potete anche caricare sul server remoto tutta le vostre vecchie email!

Per farlo bisogna che seguita questi passaggi:

  1. Aprite una casella Gmail che diventerà il vostro nuovo recapito elettronico. Non preoccupatevi del vecchio indirizzo: essendo POP3 potete istruire Gmail per scaricare automaticamente le email che continuerete a ricevere sul vecchio indirizzo o, se avete l’opzione, potete girare tutte le email ricevute nel vecchio indirizzo su Gmail (Forward)
  2. Create all’interno del vostro client di posta (io uso Thunderbird e mi trovo bene) il nuovo account IMAP che si affiancherà a quello POP3 del vecchio indirizzo.
  3. Spostate le email dal vecchio al nuovo indirizzo (in Thunderbird si fa con un semplice drag and drop come se fossero file da muovere da una cartella ad un altra). Attenzione: qui succede un fatto importante. Appena spostate un email nelle caselle dell’account Gmail IMAP se ne accorge, nota che su server questa nuova email che si ritrova sul client non c’è e la carica sul server!  Per questo motivo l’operazione comporta l’invio al server di tutte le email che spostate quindi è meglio se le muovete un po’ alla volta.
  4. Una volta terminato avrete sul server Gmail tutte le vostre email ma in realtà non le avrete più in locale a meno che non impostiate il client di posta: "impostazione non in linea ". In questo modo avrete anche la copia in locale usabile anche quando siete scollegati da internet.

Ora avete quindi l’intero parco delle vostre email sia sul server di Gmail che in locale: io l’ho fatto e ora ho tutte le mie email sul mio pc e su Gmail: ne ho diverse migliaia e una delle prime risale a metà del 1997!

I vantaggi dell’IMAP

Fino a qui potrebbe sembrare che imbarcarsi in questa impresa sia tempo sprecato visto che basterebbe fare un backup ogni tanto della cartella che contiene le nostre email scaricate con POP3 ma ci sono alcuni vantaggi aggiuntivi:

  • Il backup fatto nel modo che suggerisco io è bidirezionale quindi se siete in giro e volete accedere all’interfaccia web per leggere e spedire email potete farlo e, una volta che riaprirete il client di posta sul vostro pc, IMAP lo aggiornerà scaricando le email, marcando come lette quelle che avete già letto online e scaricandovi anche quelle che avete spedito. Quest’ultima opzione, con Gmail, c’era già anche via POP3 ma l’email spedita ve la scaricava nella casella di posta ricevuta e la dovevate spostare a mano nella casella delle inviate.
  • Il filtro antispam di Gmail è estremamente efficace: io ricevo un centinaio di email di spam al giorno e di solito me ne ritrovo una o due al mese nella casella di posta in arrivo, le altre Gmail le mette, diligentemente, nella casella spam. I falsi positivi (un email non spam che Gmail marca come spam) ci sono ma hanno circa la stessa frequenza o anche minore. Usando quindi Gmail eviterete quindi di perdere tempo prezioso a cancellare schifezze indesiderate.

Privacy & Co.

Non vi nascondo le controindicazioni. Per gli amanti della privacy il fatto di mettere tutte le proprie email su un server di un altro con il rischio che possa leggerle (anche se in Google dicono che non lo fanno…) potrebbe non essere il massimo: io credo che non sia nell’interesse di Google leggere ne tantomeno vendere ad altri la mia email ma che a loro interessi farmi apparire la pubblicità a fianco. In questo senso, a leggere l’email, sarebbe un motore automatico che la analizza e propone una pubblicità contestuale.

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