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Qualità delle chiamate VoIP: come ottenerla

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Qualità della voce con il VoIPLa qualità delle chiamate VoIP è un argomento importante. Avete presente quando c’è un cellulare che prende male cosa si sente? Eh? cosa? Ripeti l’ultima frase!  Un arrangia-chi?

Per fortuna la copertura dei cellulari è migliorata molto e questi problemi sono limitati ma una situazione simile può ripresentarsi proprio con le chiamate effettuate tramite VoIP: molto può essere fatto per evitare di avere chiamate pessime!

Il telefono

Una chiamata VoIP può partire e/o arrivare su un software che gira su un computer usando magari cuffie e microfono di pessima qualità: purtroppo non basta una cuffia/microfono seria. Il difetto principale è che il software non riesce darci una chiamata di qualità pari ad una soluzione hardware. Dico purtroppo perché questi software sono ben fatti e oltretutto sono free!

Bisogna quindi usare un apparecchio VoIP e non un software: quello che ci serve  un ATA VoIP in standard SIP. Ci sono anche dei telefoni VoIP che sono in realtà un ATA integrato dentro un telefono e che comunicano tramite la rete WiFi ma li consiglio (come in un commento a questo articolo) solo in casi particolari.

Suggerirvi un ATA è difficile: a seconda di quello che uno ha già e delle esigenze ci sono prodotti che meglio si adatterebbero rispetto ad altri. I ne ho provati molti e di molte marche e posso dirvi che ce ne sono realmente tanti che funzionano bene!

Tornando all’ATA: a questo si può collegare un telefono classico (anche un economico ma ottimo cordless in standard DECT) e il gioco è fatto.

La banda

La banda che serve per la chiamata VoIP è relativamente poca: si può arrivare ad un massimo di poco meno di 90Kbit/sec. In molti casi quello che serve per avere la massima garanzia di qualità passa proprio per quel valore massimo.

In questo interessante documento di CISCO ci sono tanti ottimi dati sui quali mi baserò per spiegare cosa succede e cosa scegliere.

La voce della chiamata deve essere compressa per evitare che occupi troppa banda: più la si comprime e più la qualità cala. Per comprimere si usa un CODEC. Sono stati fatti test che hanno misurato la qualità percepita in relazione al CODEC utilizzato e il miglior compromesso tra uso di banda e qualità sembra averlo il G.723.1 (6.3 Kbps) che occupa effettivamente quasi 22Kbit/sec.

Comprimendo quindi il giusto non si nota una gran differenza rispetto a comprimere molto meno però c’è una controindicazione. Non essendo possibile garantire che tutti i pezzi nei quali la chiamata viene spezzettata (i pacchetti) arrivino a destinazione quando uno di questi si perde o arriva troppo tardi quello che si nota è un buco significativo nella frase che stavamo ascoltando. Quindi, visto che la differenza di occupazione di banda è molta, ma, rispetto alla banda disponibile con una normale ADSL, è in realtà poca cosa io suggerirei di usare il CODEC che comprime meno: il G.711 (quello da quasi 90Kbit/sec). Quando si perde un pacchetto compresso di meno si perde quindi un pezzo di conversazione molto più piccolo.

La latenza

La latenza (semplificando) è il tempo che passa da quando contattiamo un server a quando ci arriva la sua risposta: "Ci sei?" (tempo che passa = latenza) "Sì, ci sono".

Questo parametro è fondamentale per la qualità della fonia VoIP: si misura in ms (millesima parte di un secondo) e per non notare deperimenti della qualità deve essere al massimo 150ms. Si misura con un comando dalla finestra "prompt dei comandi" (con un sistema operativo Windows): basta scrivere  ping voip.eutelia.it  (voip.eutelia.it è il server SIP di Eutelia: ciascuno deve misurarla sul server SIP del gestore VoIP che usa)

QoS

Sistemate tutte le questioni che ho citato ne resta una particolarmente importante: insieme alla fonia, sulla stessa linea, ci passa anche tutto il resto (navigazione Web, e-mail ma anche applicazioni più affamate di banda come quelle P2P) quindi è necessario impostare il tutto affinché il traffico voce abbia priorità sul resto.

Detto così sembra facile. Per quelli più esperti magari impostare delle regole QoS è fattibile. In realtà la situazione è più complessa di quello che sembra e neppure impostando le priorità correttamente all’interno dei settaggi QoS si risolve: mi riservo quindi di approfondire questo importante capitolo in seguito.

(fonte della foto in testa all’articolo: flickr)

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