In condizioni di scarsa luminosità è possibile scattare una foto in due modalità:
- usando il flash, e quindi con tempi dell’otturatore veloci, perchè il soggetto è abbagliato dal flash
- usando tempi di esposizione lunghi per catturare luce sufficiente per permettere una corretta esposizione dello sfondo o del resto della scena.
Esiste una terza modalità che mette insieme le due precedenti e si chiama slow sync. Questa tecnica prevede tempi di esposizione lunghi e anche l’uso contemporaneo del flash. Potremmo così illuminare con il flash il soggetto principale, solitamente una persona, permettendo comunque di leggere anche l’illuminazione ambiente.
Lo slow sync è naturalmente utilizzato per i ritratti notturni, ma lo si può utilizzare per ottenere risultati esotici e pittoreschi. Per esempio, durante feste o in locali chiusi si possono ottenere risultati meravigliosi sfruttando i fari sullo sfondo per pennellare colori ed emozioni sulla pellicola (digitale e non).
(fonte foto: Johnny Blood, Voxphoto, trushu)