Twitter ed i followers, verità o finzione?

L’effettivo valore dei social network è sempre stato un punto fermo negli ultimi tempi, anche visto il quantitativo di utenza iscritta ad essi. Oggi vi presentiamo un caso eclatante che ha fatto discutere durante questa settimana e sicuramente continuerà a far discutere in futuro. Marco Camisani Calzolari, un docente di comunicazione digitale e linguaggi digitali all’Università Iulm di Milano, è riuscito, mediante il sito seockercks.com, ad acquistare 50000 followers per il suo account twitter. L’annuncio è stato dato dallo stesso Marco qualche tempo fa tramite un messaggio inviato dal suo account twitter come riportato dalla seguente immagine.

Marco ha anche illustrato diverse metodologie e alcuni servizi atti ad incrementare esponenzialmente i propri follower su twitter. In particolare Letusfollow.com e Growfollowers.com consentono di scambiare “punti” per racimolare gratuitamente più follone possibili. Scambiare l’utenza è illegale secondo le linee guida di twitter e questi siti aggirano l’ostacolo proponendo il suddetto punteggio e ponendosi come veri e propri intermediari.

Un vero e proprio mercato nero di falsa utenza che gonfia le stime dei reali utilizzatori della famosa piattaforma virtuale. Pare infatti che siano 500 milioni gli utenti di twitter, quanti di questi attualmente attivi e soprattutto reali non è un dato noto.

Vi presentiamo inoltre twiends.com, un servizio che consente di accrescere i propri follower gratuitamente. Per registrarsi basta connettere il proprio account twitter ed una volta avvenuta la sincronizzazione sarà possibile iniziare ad utilizzare il servizio. Twiends si basa sullo stesso funzionamento dei precedenti,  vi è infatti un punteggio accumulabile costituito dai “seed”, più incrementiamo il punteggio, più aumentano i nostri follower.

Ogni volta che un utente decide di seguire i nostri tweet  viene priemiato con un punteggio, da 0 a 10 seed, configurabile automaticamente o manualmente nelle impostazioni. Ovviamente ciò funziona anche inversamente, è possibile accumulare punti seguendo il maggior numero possibile di utenti(massimo 400 al giorno visti i limiti imposti dalle linee guida di twitter). Altrimenti sono acquistabili punti con i pacchetti in abbonamento dalla pagina http://twiends.com/seeds.

La scelta su chi seguire avviene in base ad interessi  e paese di origine come è ben visibile dalla seguente immagine che mostra la schermata contenente gli utenti disponibili e il punteggio accumulabile per ognuno di essi.

Per seguire un utente basta un click sul pulsante verde “Follow” e un messaggio ci informerà se l’operazione è avvenuta con successo oppure no.

Per quanto concerne le impostazioni, è possibile personalizzare una serie di parametri quali il numero di seed da offrire a chi dovesse eventualmente decidere di seguirci, la nazionalità degli eventuali follower, il drop rate (un tasso di rilascio che identifica la fedeltà degli utenti e la possibilità che continuino a seguirci in futuro), la membership  lenght (da quanto gli utenti che potranno seguirci si sono registrati a twiends) ed infine è possibile impostare il follow back per cui automaticamente il sistema  seguirà coloro i quali hanno deciso di seguire il nostro account.

Noi di Dynamick ne abbiamo fatto un uso massivo per due giorni dedicando alcune ore all’acquisto di pacchetti premium, all’aggiunta di utenti ed impostando parametri molto restrittivi.

I risultati sono stati soddisfacenti, siamo partiti da poco più di 90 followers ed in meno di due giorni come è testimoniato dall’immagine, siamo arrivati a 620. Un punto debole è che spesso questo numero tende a diminuire rapidamente col passare delle ore e dei giorni poiché molti tendono ad annullare il proprio following in modo da ottenere punteggio. Sottolineamo che questa pratica massiva  al solo scopo di ottenere punteggio è scorretta e che comunque twitter non consente l’incremento dei soli followers poiché presenta una sorta di rapporto followers/following a garanzia di pratiche illegali. Comunque sia di seguito è visibile il risultato da noi riscontrato su alcuni giorni di inutilizzo del sistema, come è ben prevedibile la resa dei follower è davvero troppo bassa e il conteggio tende a diminuire anche di 200 follower a settimana:

5 consigli per ottimizzare Google+

Il nuovo social network di Google, orgogliosamente chiamato Google+, risulta indispensabile e imprescindibile per migliorare l’ottimizzazione sui motori di ricerca (SEO) del tuo sito o del tuo blog . Come sappiamo, Google+ influenza il posizionamento basandosi sulla SERP di Google. Oggi Dynamick ti propone cinque suggerimenti davvero utili per aiutarti a scalare la SERP di Google tramite Google+

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Volunia, l’innovazione di cui abbiamo bisogno?


Volunia è il nuovo motore di ricerca sviluppato in italia da Massimo Marchiori, attualmente professore presso l’università di Padova e già noto per il suo ampio contributo nello sviluppo dell’algoritmo iniziale di Google.

Nella attuale fase di rodaggio che durerà alcuni giorni, l’accesso è garantito ai soli power user, utenti che hanno richiesto di testare il servizio e che sono stati sorteggiati per questa fase beta. Fortunatamente anche noi di dynamick.it abbiamo avuto modo di visualizzare l’interfaccia del motore di ricerca nonché pregi e difetti.


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Aggiungere i tag degli articoli in modo semi-automatico

Quando scrivo un articolo su questo blog l’ultima operazione che devo fare è l’aggiunta dei tag all’articolo. Operazione importante, necessaria ma notevolmente noiosa. Ho pensato allora di cercare un plugin che mi aiutasse: ho trovato simple tags.

Simple tags è un super plugin in grado di fare moltissime cose, sviscerendo tutte le caratteristiche dei tag. Ve le riassumo velocemente:

Funzionalità aggiunte nell’amministrazione

  • Suggerimento dei Tag via Ajax utilizzando i tag locali o recuperandoli da servizi esterni come Yahoo! Term Extraction API, OpenCalais, Alchemy, Zemanta, Tag The Net
    • Compatibile con TinyMCE, FCKeditor, WYMeditor e QuickTags
  • Gestione dei tag (rinominazione, cancellazione, fusione, ricerca e modifica dell’ID)
  • Modifica in massa dei tag (più di 50 post alla volta)
  • Collegamento automatico nell’articolo con i tag ritrovati. La funzione è molto interessante perchè arricchisce il proprio post con molti link che puntano alle pagine dei tag trovati.
  • Autocompletamento dei tag
  • Tag cliccabili: dalla lista dei tag proposti, si possono confermare quelli voluti tramite il semplice click
  • Calcolo dei tag correlati
  • Possibilità di taggare anche le pagine, includendole così nei risultati di ricerca
  • Possibilità di includere tags nel testo dell’articolo usando la sintassi ([tags]tag1, tag2[/tags]) che però non verranno visualizzati sul sito ma semplicemente aggiunti alla lista dei tag

Funzionalità aggiunte nel blog

  • Meta keywords generati dai tag nell’header della pagina (disattivata se già usate Ultimate SEO pack)
  • Tag estratti da Technorati, Flickr e Delicious
  • Tag Cloud dinamiche con colori e widgets
  • Post correlati ricavati dai tag comuni tra gli articoli
  • Possibilità di aggiungere gli articoli correlati anche nei feed RSS
  • Estesione delle funzioni _tags (utilizzabili fuori dal loop, usando technorati, ecc)

Direi che dopo questa carrellata di funzioni vi ho fatto venire voglia di usarlo vero? Su Dynamick è già installato, ora proverò a sfruttarne tutte le potenzialità e ovviamente, i tag di questo articolo sono stati inseriti usando Simple Tags!

http://www.opencalais.com/

BrowserSize: uno strumento per analizzare come gli utenti vedono il tuo sito

I tecnici di Google hanno incrementato il download di Google Earth semplicemente spostando il bottone del download 100px più in alto. Questo incremento è stato attribuito al fatto che in precedenza non riuscivano a vedere il bottone del download.

browsersize

Per aiutarvi a capire come gli utenti vedono il vostro sito web, è stato creato uno strumento web chiamato Browser Size. E’ basato su un campione di dati provenienti dai visitatori del motore di ricerca di Google.com. Uno speciale codice raccoglie le informazioni sull’altezza e la larghezza dei browser usati dai visitatori.

Browser Size è una semplice applicazione web, composta di 2 frame. Nel primo frame si imposta l’URL del sito da analizzare e alcune altre opzioni. Il frame sottostante che contiene il vostro sito, ha sovraimpressa un’immagine che vi indica la % di visitatori che riesce a vedere quella porzione di sito.

Per esempio, se un bottone importante (un call for action) è nella regione vista dall’80% dei visitatori, significa che il rimanente 20% dovrà scrollare per vederlo. Se sei un web designer o un SEO Browser Size potrà aiutarti a disegnare o ristrutturare meglio la pagina in modo tale che le parti importanti siano sempre ben visibili. Ecco come concludono gli autori:

We hope people will use this tool to make their websites better, in turn making the web better for everyone.