Slow sync: pennellate di luce

slow sync, dipingere con la fotocamera digitaleIn condizioni di scarsa luminosità è possibile scattare una foto in due modalità:

  • usando il flash, e quindi con tempi dell’otturatore veloci, perchè il soggetto è abbagliato dal flash
  • usando tempi di esposizione lunghi per catturare luce sufficiente per permettere una corretta esposizione dello sfondo o del resto della scena.

Esiste una terza modalità che mette insieme le due precedenti e si chiama slow sync. Questa tecnica prevede tempi di esposizione lunghi e anche l’uso contemporaneo del flash. Potremmo così illuminare con il flash il soggetto principale, solitamente una persona, permettendo comunque di leggere anche l’illuminazione ambiente.

Lo slow sync è naturalmente utilizzato per i ritratti notturni, ma lo si può utilizzare per ottenere risultati esotici e pittoreschi. Per esempio, durante feste o in locali chiusi si possono ottenere risultati meravigliosi sfruttando i fari sullo sfondo per pennellare colori ed emozioni sulla pellicola (digitale e non).

Slow Sync - effetto acqua slow sync - taglio di una mela
(fonte foto: Johnny Blood, Voxphoto, trushu)

Una guida per creare fotografie in High Dynamic Range

High dynamic range
L’ HDR, acronimo di High Dynamic Range, è una tecnica utilizzata in computer grafica e in fotografia per consentire che i calcoli d’illuminazione possano essere fatti in uno spazio più ampio (un high range appunto) e si possano rappresentare valori di illuminazione molto alti o molto bassi.

L’HDR aumenta enormente il dettaglio dell’immagine per ottenere risultati veramente unici. Si può usarlo in maniera leggera per creare fotografie dall’aspetto naturale, oppure marcando particolarmente i filtri per dare un tocco originale e creativo. Il seguente tutorial vi mostrerà come creare con il vostro computer questo genere di filtro di post-elaborazione delle fotografie.

La chiesa di Saint Paul ottenuta tramite la tecnica di High Dynamic Range

Strumenti

Gli strumenti necessari sono un editor di immagini RAW (Photoshop va benissimo) e un programma per manipolare l’High Dynamic Range. Il più famoso è PhotoMatix.

Scattare le fotografie

Ci sono due metodi per creare le fotografie sorgente necessarie per l’HDR. Si può usare il sistema AEB, auto exposure bracketing, che consiste nell’impostare opportunamente la propria fotocamera in modo da scattare 3 fotografie della stessa immagine con diverse esposizioni. L’altro sistema consiste nell’impostare la modalità RAW e scattare una singola foto, per poi estrarne tre usando sistemi di post-elaborazione.

Elaborazione

L’immagine HDR si ottiene aprendo le 3 fotografie con Photomatix. Dal menu HDRI, selezionare la voce "Generate HDR". Photomatix chiederà conferma sull’esposizione delle 3 immagini, suggerendone una, che per la maggior parte dei casi, è quella esatta. A calcolo ultimato, è necessario fare tuning sui toni usando la voce "tone mapping". 

Il "tone mapping" è la parte più creativa del procedimento e consente di infondere la propria creatività nella foto. Impostando la luminosità delle ombre, la forza dei contrasti locali, la saturazione del colore, i bianchi e i neri, il micro-smoothing e il micro-contrast (cioè l’accentuazione dei dettagli locali), si otterranno risultati veramente molto originali.

 Il tone mapping su un'immagine RAW

L’effetto Orton, il segreto per una fotografia professionale

Effetto Orton, per una fotografia professionale
L’effetto Orton è una tecnica fotografica che infonde profondità alla fotografia, rendendola vibrante e viva. L’effetto è stato intitolato al fotografo che per primo lo applicò alle sue opere, Michael Orton, che battezzerei come un fotografo "impressionista"

Inizialmente l’immagine era elaborata sovrapponendo i negativi di due fotografie: la prima, a fuoco e sovraesposta di due stop, la seconda, sfuocata e sovraesposta di uno stop. E’ di fondamentale importanza utilizzare un cavalletto per ottenere un risultato perfetto. Gli scatti erano poi uniti insieme "a panino" per ottenere un risultato splendito, con un tocco impressionistico. Questo era il procedimento originario, ma ora, con le tecniche digitali, il sistema è diventato molto più semplice.

Ecco un semplice tutorial che spiega in modo preciso e dettagliato come applicare l’effetto Orton sulle proprie immagini. Viene utilizzato Adobe Elements, ma che si può applicare facilmente anche a Photoshop o ad altri editor di immagini.

 

Tecniche fotografiche: 53 tutorial per appassionati

tecniche fotografiche

Per chi è alla ricerca di imparare i segreti dell’arte fotografica, ecco una bella lista di 53 tecniche fotografiche, spiegate per filo e per segno. Questi tutorial sono frutto dell’esperienza di un fotografo che ad un certo momento della sua carriera ha deciso di condividere le sue conoscenze, in perfetta sintonia con lo spirito di internet.

Foto da: http://dg28.wordpress.com/page/2/