ADSL non va di pomeriggio: spiegazione del perché

Adsl non funziona di pomeriggio: una guida per risolvere questo problema
Aiuto: la mia ADSL non va di pomeriggio!

E’ dagli ultimi mesi dello scorso anno che va avanti questa storia: alcuni lamentano problemi solo nel pomeriggio, altri fino a tarda sera. Ad alcuni in quei momenti va più lenta di un vecchio modem 56Kbit altri, i più "fortunati", hanno solo pochissima banda.

Ora cercherò di inquadrare bene la situazione.

A chi capita?

Sembrerebbe a tutti ma a guardare bene non è vero. Non va ad alcuni utenti Alice, non va ad alcuni utenti di altri ISP minori e non va neppure ad alcuni utenti degli altri ISP più grandi.

Verificando nel dettaglio si scopre che gli utenti Alice che hanno problemi sono invariabilmente quelli che passano sulla tratta ATM (ATM è una tecnologia di trasmissione datata e poco efficiente che Telecom Italia continua ad utilizzare).

Anche gli altri (non Alice) si scopre che hanno una linea che il loro ISP acquista all’ingrosso da Telecom Italia e queste linee, guarda caso, passano tutte su tratte ATM.

A chi NON capita? Non ho mai trovato un utente collegato con una linea in ULL (per semplificare una linea totalmente indipendente da Telecom Italia) che avesse problemi e neppure utenti Telecom connessi alla nuova rete FULL IP di Telecom Italia.

Cosa succede?

Per chi non è esperto la percezione è di una linea che sembra debba funzionare (tutte le lucine accese come dovrebbero) ma per aprire una pagina web si attende tempi biblici. Per i più esperti spesso la banda è ridotta e quasi sempre c’è un elevato tasso di pacchetti persi e latenza elevata.

Quando Succede?

Per alcuni inizia la mattina, ad altri parte il primo pomeriggio. In alcuni casi le problematiche terminano nel pomeriggio (più o meno tardo) o, addirittura, la notte!

La situazione reale

All’inizio di questa vicenda nessuno ci capiva nulla ma, poco dopo, i più esperti e i più addentro nelle strutture di rete Italiana hanno cominciato a capire quale potesse essere la causa di tutto ciò.

Un dato significativo è che un problema simile si era presentato tempo fa durante un upgrade gratuito di banda effettuato da Telecom Italia e anche questa volta capitava in corrispondenza dell’upgrade da 640Kbit a 2Mbit e più o meno insieme anche all’arrivo delle nuove linee da 20Mbit.

Nel frattempo il problema era diventato così imponente che Telecom Italia è stata costretta a dire qualcosa ed è uscita con una mezza (anzi 1/4) verità: ha addossato la colpa a malware che a loro dire avrebbero causato il problema.

Stendo un velo pietoso su quello che hanno fatto televisione e giornali riportando come oro colato le parole di Telecom Italia. E’ comprensibile (ma a parer mio inaccettabile) tant’è che anche autorevoli luoghi di informazione in internet non si sono discostati molto da quella linea. Addirittura alcuni blog sono stati titubanti: Telecom è grossa e cattiva e mette un po’ paura 😉

Non tutti: Stefano Quintarelli ha scritto, aggiungendo vari update, cose interessanti e ci sono anche molti commenti illuminanti.

Marco Giuliani ha scritto un articolo proprio sulla questione malware e anche un seguito.

Per non parlare di quello che è possibile leggere in questa chilometrica discussione sul forum di NGI (per i più pigri questo singolo post di Skyluke, aka Luca Spada che è l’amministratore delegato di NGI).

Qua e là sempre nel forum di NGI e in quello di HTML.IT si scoprono cose interessanti come anche singoli utenti che hanno parlato informalmente con tecnici Telecom Italia (e non) i quali confermano il problema. Per la cronaca anche io ho avuto modo di parlare con un tecnico di un ISP che ha confermato.

Se i link agli articoli e forum che ho messo vi annoiavano e non li avete seguiti vi faccio un riassunto.

Nonostante non siano da escludere problemi causati da malware, attacchi ddos e altre amenità simili la causa è la saturazione di alcuni snodi sulla rete ATM di Telecom Italia. Il fatto che causi problemi colpendo in maniera casuale non è strano. Ci sono casi di utenti che hanno ufficio e casa nella stessa città, stesso gestore per l’ADSL e da una parte va mentre dall’altra no.

Il dettaglio tecnico è questo: su alcuni tratte ATM la cpu di alcuni switch va in saturazione per il troppo traffico nonostante il traffico sia al di sotto del massimo che potrebbero sopportare (switch mal dimensionati?). Dato che ogni ADSL ha il suo instradamento può capitare che il tuo vicino di casa vada bene e tu no. L’instradamento lo possono cambiare solo i tecnici Telecom Italia e quando lo hanno fatto il problema, per quel cliente, si è magicamente risolto.

Peccato che se sposti troppi utenti su un percorso libero corri il rischio di intasarlo quindi la soluzione è un upgrade di molti punti della rete ATM o una massiccia migrazione verso la nuova rete FULL IP.

Con fatica le cose si sono sistemate e ora gli utenti che hanno ancora questo tipo di disservizio sono molti meno ma a me resta la rabbia per il fatto che in tanti non sappiano quale sia stata la vera causa!

(fonte della foto in testa all’articolo: Flickr )

Una guida facile per passare al VoIP e per scegliere i migliori provider

Una guida per Installare il VoIp a casa propria 
La telefonia fissa è destinata a trasformarsi in telefonia via Internet, o VoIP (Voice Over IP). In parte lo ha già fatto a prescindere dalla volontà dei singoli utenti.
Attualmente il primo tratto di strada che percorre una telefonata con la tradizionale linea è ancora tradizionale: una classica linea analogica (PSTN) o una più avanzata linea digitale (ISDN) ma sempre una linea dedicata per la fonia.
Superato il primo tratto la propria voce viene suddivisa in pacchetti e spedita via internet: in pratica tutti quanti abbiamo già una linea telefonica che viaggia via internet: quelli più attenti avranno notato il cambiamento. Spesso la chiamata parte dopo e alle volte gioca altri strani scherzi. Sono alcuni dei piccoli svantaggi del VoIP (Voice Over IP: che a spanne vuol dire voce attraverso internet). Quindi ci toccano gli svantaggi mentre i risparmi se li tiene tutti il gestore telefonico (Telecom Italia nella maggior parte dei casi).
E’ per questo che è opportuno passare ad utilizzare direttamente il VoIP: gli svantaggi già li abbiamo, non volete pure i risparmi? 🙂
Ci sono vari modi per passare alla fonia VoIP e io vi spiegherò quelli più semplici. Le procedure complesse che richiedono una linea ADSL solo dati, Modem Router Ata, configurazioni e altro sono migliori ma sono adatte alla cerchia degli esperti del settore! Oltretutto sono soluzioni adottabili anche in seguito: le scelte fatte precedentemente precluderanno solo pochissime funzionalità quindi non preoccupatevi.
Do per scontato che abbiate una classica linea telefonica con Telecom Italia.
Bisogna anche presupporre che, o abbiate, o siate intenzionati ad avere una connessione ADSL senza limiti (non a tempo ma a costo mensile forfettario). Questo tipo di connessione costa tra i 20 e i 40 euro al mese (restando su scelte di media qualità).
Comincio con Alice (prima il dovere e poi il piacere).


Telecom Italia offre la possibilità di aggiungere delle linee VoIP con l’offerta Alice Voce che permette di godere di alcuni dei vantaggi della fonia VoIP senza però che i costi fissi si riducano. Resta il canone e il costo della ADSL, si aggiunge il costo per avere la connessione senza fili in casa (utile ma non indispensabile e se uno vuole risparmiare non mi sembra la scelta migliore) e altri costi per apparecchiature sulle quali non c’è possibilità di scegliere. L’unico vero ed innegabile vantaggio è che lo potete fare ovunque ci sia copertura ADSL. Quando seguite il link per guardarvi i dettagli dell’offerta ricordatevi di sommare il canone telefonico (14,57€ iva inclusa) visto che le offerte dei concorrenti permettono di non pagarlo mentre con questa soluzione continuereste a pagarlo.


Tiscali offre una soluzione più semplice con costi strutturati in modo diverso e che per un uso tipico sono inferiori a quelli di Alice Voce. Come per Telecom anche il VoIP di Tiscali è limitato rispetto alle potenzialità (segnalo ad esempio la differenziazione di costo per urbane e extraurbane: un non senso per la fonia VoIP). Il vantaggio di questa soluzione è il risparmio che va perso se non si usano i 600 minuti di chiamate gratuite incluse. Non credo che 20 minuti al giorno siano difficili da utilizzare!


Infostrada (Wind o Libero: sono tutti la stessa famiglia) offre una soluzione dai costi base superiori a Tiscali, circa come Alice ma le chiamate  verso i numeri fissi sono realmente gratuite (nessuno scatto alla risposta e nessun costo a tempo: zero sul serio). Da notare che in realtà non si tratta di telefonia VoIP (difatti non ne parlano) ma di una linea analogica con un ADSL. La stessa situazione che avete con Telecom: linea telefonica e ADSL (con splitter che è un apparecchietto che serve a far convivere sullo stesso cavo la voce tradizionale e l’ADSL).


Eutelia, tramite l’offerta EuteliaVola propone una soluzione simile alle precedenti e che risulta competitiva rispetto alle altre per chi chiama spesso i cellulari usando il telefono di casa.


Anche Fastweb ha delle offerte interessanti ma ha i costi superiori rispetto ai concorrenti che sono interessanti, a mio parere, solo in quelle ristrette zone dove arriva con la propria rete in Fibra Ottica.

Esistono anche altri fornitori che offrono sia la connessione Internet che la linea telefonica VoIP (tanto per citarne uno Vira) ma hanno offerte meno semplici rispetto a quelle che ho trattato e, soprattutto, non dispongono di infrastrutture di rete proprie estese come i big citati sopra.
Fate attenzione a questa caratteristica: tutte le offerte che vi ho presentato le ritengo valide solo se siete raggiunti dalla rete del rispettivo fornitore. Se non lo siete potrebbero offrirvi soluzioni alternative, magari anche alla stessa cifra (ma spesso più lente come connessione Internet), passando per la rete Telecom Italia (in gergo si diche che si avvalgono dell’offerta Wholesale di Telecom Italia). E’ sconsigliabile in quanto la qualità della connessione è inferiore e questo può causare problemi alla linea voce!
Un altro fattore da tenere presente è che quasi sempre le offerte che ho citato hanno la fonia che funziona solo in presenza della corrente: se salta la luce non vanno mentre la classica linea telefonica Telecom funziona anche senza corrente. Con una spesa ulteriore è possibile ovviare all’inconveniente: ci si munisce di un UPS che è un apparecchio in grado di alimentare gli apparati Internet/voce per qualche ora di assenza di corrente.
Non ho volutamente specificato le cifre esatte di tute le offerte per due motivi: i costi reali dipendono dal tipo di utilizzo che si fa del telefono e poi, se realmente volete delle soluzioni avanzate che vi facciano risparmiare di più, le soluzioni sono abbastanza diverse da quelle che vi ho citato ma richiedono parecchio lavoro e conoscenze da parte vostra quindi qui mi sono limitato ad un discorso di massima.