Eolo di NGI: la più estesa rete senza fili d’Italia

La copertura della rete Eolo di NGI è la più estesa d’Italia (se si escludono quelle dei gestori di telefonia mobile) e, in alcuni punti c’è una densità di BTS così elevata da essere presa a modello da Alvarion: uno dei big mondiali del settore delle apparecchiature per collegamenti senza fili.

La più estesa rete senza fili d'italia

Prima di proseguire a parlarvi di Eolo un doveroso avviso: sono rivenditore Eolo. Non per questo il mio parere è viziato.

Ho iniziato a scrivere di Eolo ben prima di diventarne rivenditore e il tenore (positivo) dei miei scritti non è mai cambiato. Potrà cambiare in futuro se rileverò problemi ma per ora non ne rilevo.

Vista la mia posizione privilegiata ho intervistato Luca Spada, amministratore di NGI, e quindi vi propongo l’intervista. La L è per Luca Spada e la A sono io (Alberto Leoni). Ci troverete anche due asterischi che spiegherò sotto: giusto per non interrompere il botta e risposta.

L’intervista a Luca Spada

Luca Spada

L’intervista è iniziata prima che io facessi la prima domanda con una precisazione di Luca Spada.

A – …sto scrivendo una serie di articoli sui vari WISP e il primo Hiperlan2 che tratterò sei tu (per ora ho scritto sui WiMax)

L –La differenza Hiperlan2 / WiMax non ha molto senso. A parte che tutta la nostra rete di backhauling (*1) non usa Hiperlan, a partire da giugno inizieremo ad usare anche noi il protocollo 802.16e (*2), soprattutto per i benefici apportati da MIMO A/B. Piuttosto parla di differenza fra WISP che usano frequenze libere per l’accesso da quelli che usano frequenze licenziate.

A -Ti senti in concorrenza diretta con gli WISP WiMax?

L –Non attualmente. Le attuali offerte presenti sul mercato sono in diretta concorrenza con le varie chiavette Internet degli operatori mobili. Sono offerte economiche, senza banda garantita rivolte quasi esclusivamente al mercato consumer. Il fatto che gli Operatori non garantiscono la banda è una diretta conseguenza dell’utilizzo massivo di CPE indoor (radio/antenna da tenere in casa).

Il CPE indoor ha l’indubbio vantaggio di azzerare i costi di installazione e aumentare la velocità di vendita, ma comporta diversi sacrifici sul lato della rete. Il primo è che la rete deve essere molto capillare dato che una cella, in condizioni sub urbane, ha un raggio di 2-3km, il secondo è che le performance del collegamento sono legate all’intensità del segnale ricevuto dal CPE. Un cliente potrebbe avere un buon segnale con la CPE vicino alla finestra del primo piano, mentre potrebbe avere un cattivo segnale e quindi basse performance spostandolo nel semi interrato. E’ evidente che un operatore non può garantire la banda se non ha controllo sulla CPE.

EOLO invece è un servizio basato sul concetto di circuito. Ogni installazione viene testata e certificata dai nostri installatori. Se un collegamento non raggiunge i parametri minimi NON viene attivato. In funzione di questa certificazione possiamo garantire il collegamento nel tempo.

A – Quali sono i piani di copertura?

L -Il 90% di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige entro fine 2009. Quest’estate inizieremo anche la copertura in Emilia Romagna.

Copertura EOLO

A -Hai iniziato da parecchio con Eolo: quali sono le difficoltà maggiori che hai incontrato?

L -Trovare velocemente installatori e rivenditori per gestire le richieste dei nostri clienti. Questo autunno e inverno anche il maltempo ci ha portato diverse difficoltà dato che per diverse settimane le installazioni andavano a rilento.

A – Perché offri una banda garantita così elevata e come fai a premettertelo?

L –Per noi non è elevata. Nel 2009 vendere connessioni senza banda garantita o con garanzie di 32-64kbit/s è diventato anacronistico. E’ prendere in giro il cliente. Ormai sotto i 128kbit/s usare la rete è diventato impossibile, vanno in timeout molte applicazioni. In realtà il nostro obiettivo è quello di fornire per la maggior parte del tempo la banda di picco. La banda garantita è realmente la bottom line a cui possiamo arrivare solo in situazioni di emergenza.

Il nostro NOC è interconnesso a Internet con svariati gigabit/s di banda e la rete di backhauling di EOLO è strutturata per trasportare bande nell’ordine delle centinaia di megabit/s. L’unico collo di bottiglia, come in tutte le reti di accesso wireless, è la capacità della cella, ossia della radio a cui si collegano i clienti.

bts valcava, la madre di tutti i tralicci

A – A chi suggeriresti Eolo: solo ai digital divisi o anche a chi è raggiunto dall’ADSL cablata?

L – Lo consiglio ovviamente ai digital divisi, ma anche a chi è raggiunto da ADSL o SHDSL ma non è contento del servizio. Infatti esistono un numero sempre maggiore di utenti che fra centrali sature, doppini di cattività qualità e troppe ADSL sullo stesso cavo multi coppia non possono più avere il servizio ADSL oppure è fortemente degradato. EOLO inoltre, avendo tagli con elevata banda in upstream, rappresenta una soluzione più economica ed efficace rispetto alle linee SHDSL e HDSL per clientela business.

A -Con Eolo Voce fornirai anche la fonia abbinata ad Eolo: ci puoi dare qualche anticipazione?

L -E’ un servizio voce che consente di sostituire Telecom al 100%. Forniamo un VoiceGateway con una porta voce RJ-11 a cui si può collegare il normale telefono/cordless di casa. Gestiamo la Number Portability o la fornitura di nuovi numeri di telefono.

schema infrastruttura

A -Avere un forum pubblico con una sezione per ogni prodotto (come la sezione Eolo) ti ha dato più vantaggi o svantaggi?

L -NGI è nata nel 1999 da una community. Da sempre siamo trasparenti verso i nostri utenti. Siamo ad oggi ancora l’unico operatore che stampa le statistiche real-time della nostra rete (f5stat.ngi.it), addirittura la profilazione del tipo di traffico. La trasparenza paga sempre.

I forum vanno interpretati. Tipicamente vi partecipano una percentuale molto bassa dell’utenza, ma sono comunque un buon punto per avere feedback e idee.

A – Grazie per la disponibilità!

(*1) la rete di backhauling è la rete di trasporto che porta la banda alle varie BTS

(*2) il protocollo 802.16e è uno degli standard di comunicazione WiMax: le frequenze sono su licenza ma nessuno vieta di usare gli standard su altre frequenze (quelle Hiperlan2 in questo caso)

Alcune mie considerazioni

La qualità si paga e quindi preciso che la tipologia di clienti suggerita da Luca è corretta ma il pre requisito è che sia gente che vuole una linea di qualità elevata ed sia quindi disposta a pagare qualcosa di più rispetto alle soluzioni proposte da altri con CPE indoor.

Eolo Voce si baserà su Squillo (la soluzione VoIP di NGI) quindi avrà prezzi ragionevoli e un affidabilità elevata per via della soluzione tecnica adottata (vlan separata con massima priorità): nessuno vieta di usare, invece, un qualsiasi gestore VoIP puntando al risparmio e sacrificando un po’ di affidabilità.

(foto di Luca Spada: HwUpgrade)

WiMax: altri gestori in alto mare

Mi sarebbe piaciuto presentarvi tutte le offerte di connessione internet in tecnologia WiMax ma, per ora, mi devo fermare.

Oltre a quelli sui quali ho già scritto parlandovi delle caratteristiche, dei pregi e dei difetti non posso fare perché gli altri aggiudicatari sono in alto mare.

wimax in alto mare

I motivi sono molteplici ma un è il più importante: creare un infrastruttura che permette di fornire connessione ad internet senza fili è complesso: quelli che sono già partiti avevano quasi tutti parte del lavoro già fatto oppure godevano di notevoli finanziamenti.

Chi sono gli altri aggiudicatari?

  • A.F.T. => 34.422.000 (Linkem)
  • ARIADSL => 47.570.000
  • Assomax => 680.000
  • Brennercom => 760.000
  • City Carrier => 1.120.000
  • E-VIA GRUPPO RETELIT => 23.320.000 (COMeSER)
  • Infracom => 2.115.000
  • MGM Productions Profit Group => 7.250.000
  • Ribes Informatica-Hal Service-Lan Service-Informatica System-Tex97-B.B.Bell => 280.000
  • Telecom Italia => 13.810.000
  • Tourist Ferry Boat-Temix-Medianet Comunicazioni => 5.010.000

L’elenco sopra è composto dai i nomi e, accanto, i soldi spesi per le licenze. Tra parentesi invece ho messo il nome con il quale il WISP è noto al pubblico. Sono tutti quanti, quindi, ci trovate anche quelli che ho già analizzato.

Come vedete i gestori non mancano: quello che scarseggia sono le offerte commerciali visto che non sono ancora pronti.

Ho quindi in programma di parlarvi degli altri WISP WiMax appena partiranno con qualcosa di concreto e, nel frattempo, continuerò la mia analisi dei fornitori di connettività senza fili con i gestori che utilizzano la tecnologia Hiperlan2.

wimax blocco c

Su quest’ultimi inizierò con quelli che coprono il nord Italia perché io vivo al nord e quindi so meglio quali siano e come rintracciarli. Segnalatemi pure nei commenti se volete che analizzi un WISP Hiperlan2 in particolare (se del centro o sud ancora meglio) che sarò ben felice di documentarmi, analizzarlo e scrivervi il mio resoconto.

Colgo anche l’occasione per un importante puntualizzazione: non sono pagato dagli WISP che recensisco e non ho nessun legame con loro (a parte con uno ma sarà mia cura segnalarvelo).

A riprova di quanto affermo noterete che parlo quasi sempre sia bene che male dei vari gestori: cerco, difatti, di analizzarne tutti gli aspetti cogliendo, per ciascuno, i punti di forza e quelli di debolezza.

Retelit: COMeSER copertura WiMax capillare

Proseguo con l’analisi degli WISP verificando un altra azienda che ha vinto la gara per l’assegnazione di frequenze WiMax in diverse zone del centro nord Italia: Retelit.

Retelit, per investimento sulla sola concessione di frequenze WiMax, è la terza dopo Aria e Linkem.

La struttura di trasporto IP di Retelit è estesa e pare ben strutturata. E’ inoltre presente già da tempo: non è stata realizzata in seguito all’assegnazione delle frequenze WiMax.

Non troverete però un offerta WiMax di Reletil visto che ha deciso di far gestire la commercializzazione da un suo partner: COMeSER.

wimax centro italia

Quale tipo di offerta propone COMeSER?

Il WiMax che propone COMeSER è del tipo che abbiamo già visto essere molto gettonato dai concorrenti: un apparato da tenere in casa.

Come già detto questa soluzione ha vantaggi (nomadicità) e svantaggi (bassa qualità e pochissime garanzie di banda) ma, essendo in buona compagnia, non ha senso soffermarsi su questi importanti parametri. Anche gli altri concorrenti sono, circa, messi uguali. Segnalo solo la presenza di una (piccola) banda garantita anche se non su tutti i profili.

Per quanto riguarda il trasporto di banda verso le proprie BTS COMeSER parte avvantaggiata in quanto si appoggia alla ricca struttura preesistente di Retelit.

Anche se a prima vista il loro sito web non impressiona favorevolmente (ma forse è solo una mia idea) la sostanze è interessante.

La parte che più mi ha favorevolmente colpito è lo strumento di verifica della copertura. Su una Google Map hanno sovrapposto la posizione delle loro BTS con il relativo cerchio di copertura.

copertura wimax

Non è solo un bello strumento in quanto scenografico ma è utile per capire che tipo di copertura stiano realizzando.

Se controllate le posizioni delle BTS noterete che sono mediamente distanti 10Km l’una dall’altra. Questo significa che, all’interno della macro zona di copertura servita da un gruppo di BTS, un utente qualsiasi si trova al massimo a 10Km ma, più facilmente, sarà molto più vicino: mediamente 5Km.

Per cercare di offrire una certa qualità del segnale in modo da poter offrire una connessione di qualità sufficiente questo è l’unico modo di procedere se, come in questo caso, si è scelto di fornire connettività dotando i clienti di un apparato da tenere all’interno delle proprie case.

Altri piccoli dettagli mi fanno ben sperare: tra le varie informazioni che si trovano sul loro sito c’è anche la procedura per disdire il contratto con tanto di indirizzo dove mandarla, tempistiche e costi (zero in questo caso e non è una cosa dovuta, potrebbero legalmente chiedere i costi tecnici). Oppure si trova, tra le news, anche segnalazione di guasti che causano disservizi e relative scuse.

Non sono, di per se, indicatori infallibili sulla serietà di un azienda. Presi uno per uno poi sono ancora meno significativi ma, tutti insieme, sono utili a farsi un idea della qualità e, come ho già detto, a me fanno ben sperare.

Da notare che l’offerta proposta è mista: già da tempo COMeSER è attiva con un offerta Hiperlan2 e, solo di recente (ovviamente), ha affiancato quella WiMax. La distribuzione delle BTS della quale vi ho parlato prima si riferisce all’insieme delle due tipologie.

Quali sono i prezzi e la copertura?

I prezzi, sia che si tratti dell’offerta Hiperlan2 che di quella con la nuova tecnologia WiMax, sono abbordabili. Inutile che io stia quindi a cavillare sulla differenza tra COMeSER e i precedenti WISP dei quali ho già scritto.

Il discrimine tra tutti questi fornitori, per come la vedo io, essendo il prezzo non molto diverso tra loro, è solo sulla qualità che ci aspettiamo di trovare e ovviamente su chi vi copre.

L’attuale copertura COMeSER (Hiperlan2 e WiMax insieme) è piuttosto limitata: Busseto, Fidenza e Fontanellato e dintorni. A grandi linee una macchia che si trova tra Cremona e Parma. In espansione come dichiarato e come ci si aspetta visti gli obblighi acquisiti insieme alla licenze.

A chi conviene la loro offerta?

La tipologia di clienti è simile ai precedenti WISP che ho trattato. Non hanno i vantaggi che può avere Linkem (il WiFi) ma di contro non ne hanno neppure la reputazione "approssimativa".

Unico punto sul quale vorrei che stiate attenti è l’offerta VoIP che propongono. Capisco che sia un offerta pensata per evitare ai clienti qualsiasi sbattimento tecnico ma lo scotto da pagare è il costo delle chiamate: francamente lo trovo punitivo.

Aria: WiMax in tutta l’Italia!

Questa volta, dopo avervi parlato di Linkem, mi concentro su Aria.

Aria, anche noto come Ariadsl, è un operatore WiMax: ha partecipato alla gara per l’assegnazione delle frequenze WiMax ed è l’unico operatore ad aver ottenuto l’uso delle frequenze WiMax in tutta l’Italia.

wimax aria, adsl per tutti!!!

La strategia sulla quale punta Aria è quella della riduzione del Digital Divide: molte zone d’Italia non sono raggiunte da connessioni in banda larga. Principalmente si tratta di zone rurali o a bassa densità abitativa.

Per coprire in maniera economicamente conveniente grandi zone poco popolate bisogna realizzare poche BTS (in parole povere una BTS è l’antenna che invia e riceve il segnale al quale i clienti si collegano) che abbiano un ampio raggio di copertura. L’inconveniente con questo tipo di struttura è che l’antenna del cliente dovrà necessariamente vedere la BTS (nessun ostacolo tra le due).

Rispetto all’offerta WiMax di Linkem quindi quella di Aria sembra prevedere un installazione di un antenna lato cliente sul tetto. Questo non è di per se un male: si tratta di tipologie di collegamento ad internet differenti ciascuna con i suoi pregi e difetti.

A conferma di quanto vi ho detto Aria parla di CPE (Customer Premise Equipment: l’antenna, per parlar chiaro) che possono essere interni o esterni.

Questo lascia aperta la possibilità di servire le zone scarsamente popolate e tipicamente digital divise con antenne esterne senza precludere la possibilità di fornire soluzioni più "facili" appoggiandosi a dispositivi utilizzabili anche all’interno degli edifici.

Che qualità potremo aspettarci dal WiMax di Aria?

Se si limitassero a vendere connessioni che necessitano di un antenna esterna e se strutturassero l’intera rete di trasporto in maniera corretta il risultato potrebbe essere quello di avere vendere delle connessioni ad internet di buona qualità.

Un parametro utile per capire la qualità di una connessione ad internet (vale in generale, non solo per le connessioni senza fili ma anche per quelle cablate) è la banda minima garantita.

Tecnicamente la banda minima garantita è quella velocità che l’ISP si impegna a fornirti anche nei casi peggiori. In pratica va letta più come un indicatore della qualità di quella connessione ad internet: se è assente è un brutto segno, se c’è è buono e più è alta e meglio è.

Aria ha un offerta divisa per tipologia di clienti: Casa e Ufficio.

L’offerta Casa non ha nessuna indicazione di banda garantita (nemmeno Linkem ne ha ma è comprensibile in quanto adotta solo antenne da interni).

L’offerta Ufficio ha un indicazione di una "Velocità media minima di navigazione di 100 Kbps". Non sembra la banda minima garantita. Non c’è la parola garantita quindi non garantiscono nulla. A ben vedere, in un loro documento di presentazione invece parlano di banda garantita per poi riportare sotto nuovamente la formula che ho citato sopra.

Un ISP che ti GARANTISCE una velocità minima di navigazione è tenuto a fornirtela e, se non lo fa, deve rimborsarti del costo che ti fa pagare in proporzione al tempo nel quale sei andato a meno della velocità minima garantita.

Non è certo lo spauracchio di dover ridare indietro a noi poveri utenti un paio di euro che fa si che la connessione sia perfetta ma è come l’ISP ha dovuto realizzare tutta la sua infrastruttura di rete in modo da cercare di non lasciare mai a piedi i suoi clienti che fa la differenza.

Ecco perché ho voluto puntualizzare sul garantito o non garantito.

Allora posso fidarmi di Aria?

Tra il non avere banda garantita e l’avere una cosa che assomiglia alla banda garantita (e forse lo è) ovviamente meglio la seconda. Voglio anche dirvi che non è obbligatori che un ISP che non da banda garantita abbia realizzato un infrastruttura pessima quindi non spaventatevi.

Purtroppo Aria sta partendo proprio in questo periodo e non ha una storia pregressa (come la poco lusinghiera situazione sull’Hiperlan2 di Linkem) dalla quale attingere per capire meglio.

Gioca a favore di Aria il fatto che sia l’unico ad aver ottenuto l’uso delle frequenze WiMax per tutto il territorio Italiano: dovrà coprire tutta l’Italia e quindi dovrà necessariamente realizzare un imponente infrastruttura. Se non la realizzasse con tutti crismi (o almeno quasi) sarebbero guai grossi quindi io mi fiderei.

A chi è adatta l’offerta di Aria?

Dato che sembrano puntare molto sui digital divisi sicuramente quello è un cliente che tenderanno a servire bene.

I prezzi sono abbordabili (paragonabili a Linkem) ma non c’è menzione di soluzioni chiavi in mano che comprendano anche la fonia. Strano visto che ne parlano nella loro Mission.

Ho provato a contattarli via email (senza farmi passare per giornalista o simile in modo da non forzare la mano) per farmi dare qualche ragguaglio ma è da giorni che aspetto una risposta.

Se qualcuno di voi ha, o avrà, esperienze dirette con Aria sarei felice se me le scrivesse qui nei commenti!

Linkem: WiMax, prezzi e copertura

Dopo l’articolo introduttivo dove ho spiegato la varie possibilità tecniche per collegarsi ad internet senza fili inizio ad entrare nel vivo parlandovi di un gestore che ha diverse interessanti particolarità: Linkem.

wifi linkem

Linkem fornisce già da diverso tempo connettività senza fili: ha iniziato con il WiFi, tipicamente in luoghi pubblici come gli aeroporti ma non solo, anche in molte aree di servizio autostradali.

Questa tipologia di connessione ad internet non è quello ci interessa per questo tipo di inchiesta che sto portando avanti in quanto non può essere un sostituto della connessione ad internet cablata di casa (non abitate in un aeroporto vero?) però ha un interessante legame che vi spiegherò dopo.

Linkem e la sua offerta WiMax

Prima di partire con l’offerta WiMax Linkem si era portata avanti utilizzando la tecnologia Hiperlan2 che è disponibile già da tempo e senza dover attendere gare per l’assegnazione delle frequenze: difatti sono frequenze liberamente utilizzabili da tutti gli WISP.

Come per il WiFi anche l’offerta Hiperlan2 di Linkem non ci interessa. Oltretutto è Linkem stessa a non puntarci più dato che ora ha a disposizione le frequenze WiMax e, difatti, sul loro sito appare solo l’offerta MAX (WiMax). Anche in questo caso la vecchia offerta Hiperlan2 rientra nel nostro interesse per altri motivi che vi spiegherò dopo.

Il vantaggio del WiMax è di avere delle frequenze assegnate univocamente a ciascun gestore e questo riduce la possibilità di interferenze permettendo una maggiore flessibilità.

Linkem, con la sua offerta MAX, non si lascia sfuggire l’occasione e punta molto sulla nomadicità. Se vi sembra una brutta parola e trovate più facile mobilità vi capisco ma non è la stessa cosa.

La mobilità è quella che avete con il cellulare: lo usate in movimento. La nomadicità invece permette di usare (una connessione ad internet in questo caso) il servizio in più posti ma non in movimento. Le regole attuali per il WiMax vietano l’uso in mobilità e anche alcune caratteristiche tecniche (tipo di frequenze e banda disponibile) remano contro la mobilità.

Come dicevo Linkem sfrutta appieno la nomadicità permettendo ai suoi clienti WiMax di usufruire della connessione in qualsiasi luogo dove ci sia copertura. Si tratta di un indubbio vantaggio che però ha il suo rovescio della medaglia: non avendo un antenna fissa (tipicamente vincolata al palo della tv della propria casa o ufficio) ma avendo un box, il MAX BOX come lo chiama Linkem, o una scheda interna, la MAX CARD, non si hanno garanzie sul segnale.

Risulta impossibile per Linkem garantire un qualsiasi tipo di livello qualitativo per la connessione che i loro clienti effettueranno. Il paragone, per capirsi, può essere con le prime reti cellulari.

All’inizio erano piuttosto pessime ed era tipico sentire male la conversazione ed era frequente che cadesse la linea. Non ovunque: c’erano molte zone dove il segnale era perfetto ma altre dove non lo era affatto.

Con l’andare del tempo è migliorata la copertura e questi problemi si sono ridotti ad eventi sporadici e quindi accettabili. Lo stesso succederà con l’uso nomadico di WiMax: un po’ meno visto che è nomadico e non mobile ma il concetto è quello.

wimaxUn buon punto a favore dell’offerta di Linkem è il WiFi. Sopra scrivevo che centrava qualcosa e difatti tutte le offerte WiMax di Linkem includono, nel pacchetto, l’accesso gratuito agli hotspot WiFi di Linkem (sono molti). Non, ovviamente, con lo stesso modem che usate per il WiMax ma con la normale connessione WiFi che potreste avere sul vostro cellulare / palmare o sul vostro PC portatile.

Il WiFi ve l’ho citato e ora è il turno del Hiperlan2.

Questo è uno svantaggio in termini di immagine. Avendo Linkem già una base di clienti Hiperlan2 è possibile verificare quanto siano soddisfatti o meno del servizio e, leggendo in giro, non sembrano molto contenti.

Potreste obbiettare che WiMax è diverso da Hiperlan2 ma vi ho già spiegato che in realtà sono molto simili, anzi, la nomadicità del WiMax introduce un ulteriore difficoltà che peggiora la situazione. Nulla vieta che Linkem metta un impegno maggiore su WiMax facendo sì che la qualità risulti nettamente maggiore del precedente servizio in Hiperlan2 ma questo lo potremo verificare solo tra un po’.

L’attuale copertura è limitata a poche zone lombarde e pugliesi ma è in espansione: le prossime zone coperte saranno in Veneto, nel Lazio e in Calabria.

I prezzi sono abbordabili e li ritengo adatti a chi sfrutterà realmente la nomadicità (Casa digital divisa, casa in montagna e magari appartamento in Puglia per le vacanze tutti coperti) e a chi non necessità di una connessione di qualità elevata e di stabilità granitica.

Chi viaggia molto e ha occasione di sfruttare gli hotspot WiFi di Linkem è un altro ottimo canditato ad una delle loro offerte WiMax.

Luci e ombre quindi sulle offerte Linkem: prossimamente proseguirò approfondendo un altro gestore WiMax.

Migliore connessione senza fili: WiMax, Hiperlan2 o WiFi?

Ultimamente si sente sempre più parlare di connessione senza fili: ADSL senza fili (che è sbagliato ma facciamo finta di niente).

wifi, hiperlan2, wimax

Wisp e ISP

Chi la fornisce è un ISP che si è specializzato in connessioni senza fili ma spesso ha anche proposte cablate. Se propone solo connessioni senza fili spesso viene chiamato WISP (Wireless Internet Service Provider: fornitori di servizi internet senza fili) ma capita che un ISP che ha sempre venduto ADSL cablate venga anche chiamato WISP quando ci si riferisce alle sue offerte di connessione senza fili.

Vi ho scritto tutta questa spiegazione perché ho intenzione di sviscerare bene l’argomento e quindi, quanto scriverò ISP, WISP o gestore (come identificativo più generale) saprete di che parlo.

WiMax, Hiperlan2 e WiFi

Il fatto che ultimamente si parli sempre più di connessioni ad internet senza fili è dovuto alla recente comparsa sul mercato delle prime offerte in tecnologia WiMax.

In realtà il mondo delle connessioni senza fili ha avuto un forte impulso alcuni anni fa con la decisione di rendere libere, per uso in esterni, le frequenze Hiperlan2 e questo ha portato alla nascita di svariate offerte di connettività senza fili proprio in standard Hiperlan2.

WiFi

Prima ancora di WiMax e di Hiperlan2 era possibile usare la buona e vecchia WiFi anche in esterno (ovviamente con le dovute pratiche burocratiche) ma non ha mai preso piede per via delle notevoli interferenze chi ci sono sulle frequenze usate da WiFi.

Le frequenze in uso con Hiperlan2 sono meno pregiate di quelle del WiFi perché sono più elevate e quindi faticano maggiormente a passare un muro. Se si tratta di connessioni WiFi casalinghe ci accorgiamo da soli che anche il WiFi non supera agevolmente i muri e si tratta, oltre tutto, di brevissime distanze (all’interno di un appartamento quanti metri volete percorrere?).

hiperlan

Hiperlan2 ha frequenze che superano meno facilmente i muri di WiFi quindi, in usi esterni e con le distanze che si misurano in Km e non in metri, possiamo tranquillamente semplificare dicendo che i muri non li passano per nulla. Difatti gli WISP che offrono connettività con Hiperlan2 avvisano che ci vuole visibilità ottica tra la propria antenna (tipicamente sul tetto) e il ripetitore (la BTS).

Cosa succede con WiMax?

WiMax

Le frequenze in uso con WiMax sono leggermente meglio di quelle di Hiperlan2 (comunque sono peggio di quelle del WiFi) e quindi capirete bene che possiamo paragonare il WiMax attuale con Hiperlan2. Sia per WiMax che per Hiperlan2 si riesce a collegarsi anche senza visibilità ottica ma a patto di essere molto vicini al ripetitore e a discapito della qualità del segnale.

Per poter quindi fornire una connessione senza fili che non implichi tutti gli sbattimenti del fatto di dover montare un antenna sul tetto (sia che parliamo di Hiperlan2 che di WiMax) il WISP dovrebbe tappezzare il territorio con tantissime BTS ravvicinate. Questo è poco fattibile sia per motivi commerciali (costi elevati) che per motivi tecnici (non ci sono così tante frequenze disponibili per evitare che una BTS interferisca con un altra che è troppo vicina)

Con questo spero di aver chiarito la situazione riguardo alle tecnologie utili per fornire una connessione senza fili che possa, almeno in parte, sostituire una connessione cablata classica: WiFi non va bene per via della scarsa qualità che si fornirebbe e WiMax e Hiperlan2 sono praticamente equivalenti e possono fare al caso nostro con le dovute cautele che vi ho segnalato sopra.

I migliori Wisp

antenna

Appurato che la migliore connessione senza fili sarà quella fornita con WiMax o con Hiperlan2 ora ci avviciniamo alla parte più corposa (e spero anche interessante): tra i vari gestori che mi raggiungono qual’è quello che mi può fornire la migliore connessione senza fili?

Ho intenzione di analizzare uno per uno tutti (argh, diciamo i più importanti) gli WISP. Per ciascuno vi mostrerò i vantaggi e gli svantaggi, la qualità che vi potreste aspettare di trovare, la reputazione e l’affidabilità del gestore e alcuni altri interessanti parametri che vi aiuteranno a scegliere quello che fa maggiormente al caso vostro.WiSOA

Non ho vincoli al riguardo ma credo che inizierò con i gestori WiMax che sono pochi e ben definiti (hanno vinto una gara pubblica per l’assegnazione delle licenze) e poi passerò a quelli Hiperlan2.

Segnalateci i Wisp della vostra zona

Per quest’ultimi accetto volentieri segnalazioni: sono veramente tanti e potrebbero sfuggirmene alcuni: i commenti sono aperti anche per questo!

Prossimamente troverete l’analisi dei vari gestori: continuate a leggerci 😉

Google Earth per trovare le antenne

Google Earth è uno strumento molto potente e di recente ho iniziato ad usarlo per cercare le antenne di Eolo: le BTS.

Il motivo per il quale è necessario localizzare la BTS è che il collegamento funziona solo se si vede l’antenna. Il concetto di vedere però va inteso in questo senso: se sei a 20 Km dall’antenna, a meno che come secondo nome tu non abbia "falco", è molto difficile vederla ma se sei sicuro che tra te e la BTS non ci siano ostacoli allora la "vedi".

Prima di spiegarvi come fare la verifica usando Google Earth vi anticipo una domanda: Non credo che userò mai Eolo. Può anche darsi ma scommetto che userai WiMax e, purtroppo, le prime frequenze disponibili per WiMax saranno molto simili a quelle usate da Eolo. Avranno quindi lo stesso inconveniente di dover vedere l’antenna. Le frequenze successive no, ma se ne parla tra diversi anni (sigh).

Sasso del Ferro Google earth

Ora passiamo a Google Earth

La prima cosa da fare è creare un segnaposto per la BTS in questione. Ecco la procedura da seguire:

  • Fortunatamente sul sito di NGI ci sono le coordinate esatte di tutte le loro BTS quindi basta inserire i due numeri così come li trovate (senza Lat. e Lon.) in Cerca – In volo. Salvate ora un nuovo segnaposto con il nome della BTS.
  • Ora casa vostra: come prima ma invece che inserire le coordinate metteteci il vostro indirizzo. In questo caso posizionate bene il segnaposto: se la definizione dell’immagine lo permette piazzatelo nel punto dove monterete la vostra antenna.
  • Ora usate lo strumento righello e posizionate un capo sulla BTS e l’altro su casa vostra.
  • La parte più divertente viene ora: zummate su casa vostra posizionandovi all’altezza dell’antenna (balcone o tetto di casa), girate l’orientamento mettendo la riga del righello verso l’alto, inclinate l’orizzonte fino ad avere una visuale come quella reale.

Ora dovreste vedere lo stesso paesaggio che vedete da casa vostra, in direzione della BTS. La differenza è che in Google Earth la visuale è nitida e potete facilmente notare se una collinetta vi ostacola la vista della BTS! Le foto che vedete sono proprio un raffronto fatto in questo modo. In quel caso torna utile Google Earth perché si nota che la BTS è sulla gobba (meno marcata in Google Earth che nella foto) ma in realtà, in quel caso, non c’era bisogno di strumenti raffinati: tra la BTS e noi non ci sono ostacoli di sicuro!

Piccola digressione. La maggior parte delle BTS sono sulle montagne proprio per via del fatto che bisogna vederle. Gli utenti in pianura sono svantaggiati: le BTS sono basse e, difatti, il raggio di copertura è sensibilmente minore rispetto alle zone con rilevi e BTS in alto. D’altro canto essendo le BTS di pianura più vicine è molto più facile vedere ad occhio salendo sul tetto di casa.

Visto che la riga del righello non è retta ma segue gli avvallamenti e le collinette non è affidabile per dirvi se la visuale sia realmente sgombra quindi, in caso di dubbi c’è un ulteriore prova da fare. Rimettete Google Earth in pianta e lanciate la vista trascinando con il mouse e lasciando la mappa in corsa. Lo so, non è facile: a volte non si "lancia" altre volte è troppo lenta o veloce, altre parte in una direzione diversa dal righello ma con un po’ di pratica vedrete che è possibile.

Lasciate il cursore lungo il righello e guardate il rilevamento dell’altezza. Normalmente le BTS sono più in alto di voi quindi un minimo di aumento di altezza è tollerabile ma l’ideale sarebbe che l’altezza decresca (o rimanga stabile) per il primo tratto. Per fare le cose più precise ci vorrebbe un po’ di trigonometria che tornerebbe anche utile per capire quanto vada inclinata verso l’alto l’antenna ma la teoria dei seni ve la risparmio!

Eolo di NGI: finalmente la connessione ADSL senza fili

wireless adsl - hiperlan
E’ operativa da alcuni giorni la nuova offerta di connettività senza fili di NGI, ISP per gamer, utenza affari e utenti esigenti.
L’offerta si chiama EOLO ed è basata sul protocollo Hiperlan2 che opera su frequenze libere: non necessita quindi di gare, concessioni statali e amenità simili. Il vantaggio di Hiperlan2 rispetto a WiMax è quindi elevato sotto molti aspetti. La flessibilità per quanto riguarda l’espansione della copertura è alta e i costi, non dovendo pagare concessioni statali sono contenuti.
Non è tutto oro quello che luccica e lo svantaggio è che per essere coperti ci deve essere visibilità ottica: non ci devono essere quindi ostacoli di nessun genere tra di voi (balcone o tetto) e l’antenna alla quale connettersi. Gli alberi fitti non vanno bene, chiaramente non vanno bene palazzi ne tanto meno colline! Nelle zone montane non è impossibile "vedere" un antenna posizionata sul versante opposto di una vallata ma in città ci possono essere discreti problemi.
Vista da sotto della BTS EOLO-NGI sul Monte Orsa

I progetti per il futuro sono orientati a ridurre parzialmente questo tipo di inconveniente: lo segnala l’Amministratore Delegato di NGI Luca Spada in questa risposta (Skyluke è il suo nickname) sul forum.
Non aspettatevi costi stracciati: si tratta pur sempre di NGI, un ISP notoriamente professionale e quindi con costi importanti. Per chi già conosce questo ISP, sul fronte prezzi, noterà una sorpresa: è vero che EOLO non è regalato ma i prezzi sono interessanti se comparati con quelli di connessioni di elevata qualità!

La copertura è inizialmente partita nella zona di Varese, entro Febbraio dichiarano che partiranno anche altre due antenne (BTS): quella sul tetto della sede di Settimo Milanese e un altra vicino a Novara. Sono abbastanza attivi sotto questo punto di vista e le zone di copertura spuntano come funghi! Se non siete nel nord Italia zona Lombardia pare che l’attesa sia più lunga.
Il segnale principale parte dalla loro sede che è il luogo meglio connesso ad internet d’Italia e si dirama verso le BTS quindi mi aspetto una copertura che, almeno inizialmente, si espanda a partire proprio da Settimo Milanese: i costi per portare il segnale via radio sono inferiori a quelli che sosterrebbe per cablare in fibra ottica una BTS molto lontana dalla sede.
La qualità di queste linee è ottima sotto molti punti di vista. Sono interamente con infrastrutture proprietarie e quindi non passano su rete Telecom Italia (particolare non da poco che, oltre a garantire un controllo puntuale e preciso sulla qualità, permette una flessibilità non indifferente), i tempi di risposta (Latenza) sono ottimi, la banda garantita è elevata e questo la dice lunga sulla gran quantità di banda disponibile.

Dai riscontri di chi già utilizza questo tipo di linee viene la conferma di quanto vi ho segnalato: anche con stress test "cattivelli" continuati nel tempo non hanno riscontrato perdite di pacchetti (errori di trasmissione) e la banda non ha mai fatto una piega.
Un ultima considerazione importante: con questo tipo di linea è possibile staccarsi completamente da Telecom Italia affidandosi ad un gestore di telefonia VoIP mantenendo anche il proprio numero telefonico. NGI offre questa possibilità ma anche altri lo fanno.