Ecco le API per personalizzare iGoogle

Personalizzare iGoogle
Da tempo utenti e sviluppatori pressavano i laboratori di Google affinchè potessero personalizzare i temi dell’homepage di iGoogle. Finalmente Google ha messo a disposizione uno strumento che dà libero sfogo alla fantasia di chiunque. Difficilmente Google lascia inascoltate le richieste degli utenti. Ora infatti si possono creare i temi più bizzarri e fantasiosi, con il proprio personaggio preferito, l’attore dei propri sogni o con il musetto del nostro gatto.  

Le API messe a disposizione toccano diverse porzioni dell’home page di iGoogle. I temi personalizzati possono modificare alcune variabili preposte alla gestione del template, come l’ora del giorno. Sarà così facile poter creare temi che cambiano al variare dell’ora del giorno.

Ho letto le parti iniziali del tutorial e sembra tutto molto semplice. Le personalizzazioni sono scritte in un file XML secondo una sintassi descritta nel manuale. Questo file XML deve essere pubblico e quindi ospitato su un server di cui possediamo gli accessi. Fatto questo, sarà sufficiente indicarlo in un parametro passato via GET in questo modo:

http://www.google.com/ig?skin=http://gadget-doc-examples.googlecode.com/svn/trunk/themes/theme_simple.xml

Ora non vi resta altro che creare il vostro bel template e magari, metterlo a disposizione degli utenti attraverso una procedura guidata che lo farà conoscere al vasto mondo di internet!

Le API per costruire la propria TimeLine

timelineTimelineè un widget DHTML/AJAX pensato per visualizzare la successione di eventi nel tempo. E’ una vera e propria libreria javascript e l’API, ben documentata, mette a disposizione semplici e potenti metodi per creare la propria timeline personale. Molti sono gli esempi che potete guardare per capire come funziona.

Il risultato è simile a Google Maps per le mappe geografiche, ma in questo caso scorriamo il piano solo in un verso (orizzontale o verticale), così da vedere il susseguirsi degli eventi. Come con Google Maps, Timeline non necessita di installazione software, nè lato server, nè lato client: è infatti sufficiente includere la libreria javascript. Gli eventi possono essere caricati da un file XML esterno oppure tramite JSON con tecniche AJAX.

Per poterlo usare includiamo questa riga nell’header della nostra pagina:

<script src="http://simile.mit.edu/timeline/api/timeline-api.js" type="text/javascript"></script>

Predisponiamo il contenitore dove dovrà essere visualizzata la nostra timeline:

<div id="my-timeline" style="height: 150px; border: 1px solid #aaa"></div>

A questo punto non dobbiamo far altro che attivare al caricamento della pagina

  <body onload="onLoad();" onresize="onResize();">
    ...
  </body>

la nostra funzione javascript che definiamo nell’header della pagina html:

function onLoad() {
  var eventSource = new Timeline.DefaultEventSource();
  var bandInfos = [
    Timeline.createBandInfo({
        eventSource:    eventSource,
        date:           "Jun 28 2006 00:00:00 GMT",
        width:          "70%",
        intervalUnit:   Timeline.DateTime.MONTH,
        intervalPixels: 100
    }),
    Timeline.createBandInfo({
        eventSource:    eventSource,
        date:           "Jun 28 2006 00:00:00 GMT",
        width:          "30%",
        intervalUnit:   Timeline.DateTime.YEAR,
        intervalPixels: 200
    })
  ];
  bandInfos[1].syncWith = 0;
  bandInfos[1].highlight = true;
 
  tl = Timeline.create(document.getElementById("my-timeline"), bandInfos);
  Timeline.loadXML("example1.xml", function(xml, url) { eventSource.loadXML(xml, url); });
}

La varibile bandInfos definisce le nostre due timeline, la prima su base mensile (Timeline.DateTime.MONTH), la seconda a cadenza annuale (Timeline.DateTime.YEAR). Il parametro width indica la larghezza della banda e quindi si tratta tutto sommato di un’altezza (attenzione, questo potrebbe confondervi). Il parametro più importante è eventSource, che indica al javascript la sorgente dati degli eventi, cioè l’XML che viene prima caricato in maniera asincrona con il metodo Timeline.loadXML e poi dato in pasto al metodo eventSource.loadXML che lo interpreta e lo visualizza sulla timeline.

Quando ho visto questa libreria javascript in funzione ho cominciato a fantasticare sulle molte applicazioni possibili. Che ne dite di un servizio web 2.0 sulla vita di ciascuno di noi? Oppure sulla storia dei nostri blog? Oppure si potrebbe fare un social network stile digg.com o oknotizie.it, ma in versione timeline. Idee ne ho tantissime, ora mi metto a svilupparle!

Nuovi temi per Google

Google - nuovi temi per personalizzare l'home page del più grande motore di ricerca
Sono disponibili nuovi temi che Google offre per personalizzare la sua home page. I temi sono veramente simpatici, come quello che ho proposto qui sopra. Il tema si chiama "Bus stop", e un gruppetto di persone variopinte stanno aspettando il bus. Gli altri temi disponibili sono: la spiagga, uno cityscape con il profilo di una città, sweet dreams, la casa del tè che mostra un paesaggio giapponese e un tema stagionale.

Paesaggio notturno

Ovviamente Google non si è fermata a questo. Per alcuni temi adatta lo sfondo mostrando un paesaggio diurno o notturno in base all’orario di accesso alla pagina. Oltre a questo, il tema potrebbe cambiare anche in base al tempo metereologico. Per fare questo viene chiesto il paese e la nazione di appartenenza.

Per ora la possibilità di aggiungere temi è riservata agli utenti di lingua inglese. Spero che questa funzionalità venga presto estesa anche a noi italiani

Spot pubblicitario sul Web 2.0. Fenomenale!


Ho sempre visto video noiosi di presentazioni fatte in pubblico o di lezioni universitarie. Questa volta cambiamo tono. Il video in questione mostra le potenzialità del Web 2.0 in versione "commerciale". Si tratta di un vero spot pubblicitario sul Web 2.0. E il risultato è perfetto.

Il filmato mostra la storia del web, dalla sua nascita, con il codice html, al suo stato attuale, l’era del Web 2.0, dominata dal XML e dalle reti sociali. Il video è stato intitolato "Web 2.0 … The Machine is Us/ing Us" da Michael Wesch, un professore universitario dell’Università di Antropologia Culturale dello stato del Kansas.