Telefona da Gmail: Google Voice anche in Italia

Da mesi attivo negli Stati Uniti, il servizio di Google Voice è disponibilie ora anche in Italia. Effettuare una chiamata telefonica da gmail ora è un gioco da ragazzi.

In realtà il servizo è in fase di attivazione e per poterlo utilizzare occorre impostare la lingua di Gmail in “Inglese (USA)“. In questo modo apparirà il contatto “Call phone” e il relativo tastierino numerico per poter digitare il numero da chiamare.

Il servizio è a pagamento ma le tariffe sono estremamente basse e allineate al ribasso con il listino di skype. Pubblico la tabella delle tariffe proposte da Google Voice (prezzo al minuto in euro):

Tariffe Google Voice
Tariffa Google Voice al minuto EUR
Italia – Cellulare€ 0,11
Italia – Cellulare – H3G€ 0,14
Italia – Cellulare – Telecom Italia€ 0,11
Italia – Cellulare – Vodafone€ 0,11
Italia – Cellulare – Wind€ 0,11
Italia – Linea telefonica fissa€ 0,02

 

Queste le tariffe degli operatori a confronto (Google Voice è la prima voce):

  • Google Voice – 13,2 cent al min.
  • Skype – 25 cent al min.
  • Tim senza scatto – 16 cent al min.
  • Tim 12 – 12 cent al min. + 16 cent di scatto alla risposta
  • Vodafone 10 – 10 cent al min. + 16 cent di scatto alla risposta
  • Vodafone senza scatto – 15 cent al min.
  • Wind 12 – 12 cent al min. + 16 cent di scatto alla risposta
  • Wind Super senza scatto – 17 cent al min. (tariffazione effettiva al secondo)
  • 3 Power 10 – 10 cent al min. (tariffazione effettiva al secondo)

Tramite Google Checkout è possibile eseguire ricariche che verranno accreditate sul vostro account gmail. Il processo di ricarica è veramente molto semplice e alla portata di tutti. Nell’immagine sotto, ecco come compare l’acquisto di crediti telefonici.

Devo ancora provare a chiamare qualcuno, quindi non posso valutare la qualità audio. Certamente le tariffe sono molto convenienti e soprattutto la piattaforma Gmail sta diventando una vera e propria postazione di lavoro sempre più completa e ricca di servizi: leggere la posta, chattare, consultare gli appuntamenti, leggere i propri documenti e ora anche telefonare.

Google CheckOut regala 10 euro ai nuovi iscritti e un nuovo referral

10 euro in regalo per i nuovi iscritti a Google Checkout Google cerca di spingere con l’acceleratore su Google Checkout, il suo sistema per i pagamenti elettronici. Si tratta di una sorta di PayPal, ma ovviamente integrato con il proprio account di Google.

nuovo referral su Google Checkout

Google lancia due proposte, che possono attirare sia gli utenti che i webmaster:

  • Per ogni nuovo iscritto a Google CheckOut, Google regala 10$, (circa 7,5 euro) sul proprio account da spendere esclusivamente entro il 30 Aprile 2007
  • Un nuovo referral per Google AdSense. Per ora è riservato solo ai publisher americani, ma credo questa limitazione sia solo temporanea. Si ricava 1$ se l’utente, dopo aver cliccato il referral sul proprio sito, si è iscritto e compie un acquisto di almeno 10$ nei primi 3 mesi. L’idea mi sembra buona anche se poco apetitosa.

Lo tsunami Google sta per suonare l’inizio di una nuova battaglia per la conquista degli acquisti online. Scontato il risultato finale? (via LevySoft)

Google Checkout: un’ottima alternativa per gli acquisti online

Google CheckoutDa oggi è online Google Checkout (conosciuto anche come GBuy). Si tratta di un sistema per l’acquisto online effettuato su siti internet. Google richiede un account fatto su Google Account oppure è sufficiente avere Gmail. La registrazione prevede l’inserimento della propria carta di credito, esattamente, avete letto bene, la propria carta di credito!!! E’ per questo motivo che non ho continuato la registrazione. Per il momento aspetto e vedo come evolve.

Google per il momento accetta solo negozi statunitensi e richiede una commissione del 2% sul totale della transazione ed un fisso di 0,20$ (direi che sono onesti).

Google ha rilasciato un video pubblicitario che spiega come funziona GBuy. Guardatelo, è molto carino!

Il sistema in generale mi piace, l’idea è buona, in perfetto stile Google. Aspettiamo di vedere se il mercato promuoverà l’iniziativa. Il tempo è galantuomo!