
Il backup, questo sconosciuto, è un’assicurazione sulla vita in caso di disastri. Sto parlando chiaramente di incidenti sul vostro computer e soprattutto dell’esistenza e sopravvivenza dei dati su cui sono salvati.
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Il backup, questo sconosciuto, è un’assicurazione sulla vita in caso di disastri. Sto parlando chiaramente di incidenti sul vostro computer e soprattutto dell’esistenza e sopravvivenza dei dati su cui sono salvati.
Continua a leggereSi chiama Toucan ed è un’applicazione portabile, cioè che si esegue senza installazione anche da chiavetta USB, che si occupa di fare il backup dei vostri dati. Riesce quindi mettere in sicurezza su altri dispositivi di memorizzazione come Pen Drive o dischi esterni, le vostre fotografie, i vostri filmati e i vostri documenti.
Toucan è una piccola utility che sincronizza, fa il backup e protegge i vostri dati in modo sicuro perchè riesce a criptarli.
E’ diviso in 7 tabs funzionali, facilitando così l’individuazione dell’operazione voluta dall’utente. Queste sono alcune delle caratteristiche dell’applicazione:
L’applicazione ha licenza GPL, è stata sviluppata da PortableApps, pesa 2.2MB e gira su tutti i sistemi Windows, compreso Vista e XP. Purtroppo non supporta ancora la lingua italiana.
Capita spesso che l’esigenza di effettuare dei backup dei propri dati con regolarità passi in secondo piano rispetto alla fatica che bisogna fare per salvare regolarmente i propri file.
Non preoccupatevi: questo fatto è abbastanza comune. Capita pure a me, lo ammetto 😉
In questa ottica sono sempre alla ricerca di soluzioni potenti sicure e facili da usare per il backup. Quando ho visto la segnalazione di Marco che parlava di un servizio da poco aperto al pubblico dopo una prima fase di beta chiusa, DropBox, mi sono precipitato a provarlo.
DropBox è particolarmente ricco di funzioni e può essere usato per svariati scopi. Tutto questo è molto bello ma quello che, secondo me, è il suo punto di forza è solamente una delle sue tante funzioni.
Con DropBox si può impostare una cartella (e automaticamente tutte le sue sottocartelle) e tutto il contenuto viene salvato in remoto. Ovviamente ogni volta che modifichiamo un file, che ne aggiungiamo uno o che ne cancelliamo un altro l’operazione viene replicata sulla copia in remoto rendendola perfettamente sincronizzata.
Per ottenere questo risultato bisogna installare un programmino che si occupa di svolgere, in tempo reale, questi compiti. Qui c’è un ulteriore grande vantaggio di DropBox rispetto ad altre soluzioni: questo programmino è disponibile per Windows (sia Windoes XP che Vista), Mac (OS X versioni 10.4 e 10.5) e Linux.
Per Linux ci sono già pronti i pacchetti per Fedora Core 9 (x86_64), Fedora Core 9 (x86), Ubuntu 8.04 (x86_64), Ubuntu 8.04 (x86), Ubuntu 7.10 (x86_64), Ubuntu 7.10 (x86) e, nel caso usiate una distribuzione diversa potete scaricare direttamente i sorgenti e installarvelo a mano seguendo le istruzioni.
L’utilità di avere un applicativo multi piattaforma è elevata e, in questo caso, ancora di più visto che ha un senso installarlo su più PC.
Difatti, una volta effettuata la prima installazione con relativa sincronizzazione remota dei dati, è possibile installarlo su tanti altri PC quanti ve ne pare. Ogni nuova installazione fornirete le stesse credenziali che avete usato per la prima e, automaticamente, vi ritroverete tutti i vostri dati!
Ogni volta che fate una modifica su un PC dei vostri file, DropBox la replicherà istantaneamente sul backup remoto e, a cascata, su tutti gli altri PC dove avete installato DropBox.
Le funzioni interessanti non sono finite qui. Quanto vi ho esposto fino ad ora rientra nella filosofia del sistema potente e facile. Per quanto riguarda la sicurezza quando ho guardato la prima volta non ho trovato nulla nel sito di DropBox e non è bello.
Con questo sistema i vostri dati viaggiano in internet e sono quindi, potenzialmente, intercettabili e rubabili. Non solo, risiedono poi su un server del quale non avete nessun controllo quindi, in mancanza di una politica seria su come questi nostri dati sono immagazzinati e protetti, è un azzardo usare questo servizio.
Per fortuna, sul loro forum, ho trovato una spiegazione al riguardo. I dati viaggiano su una connessione SSL e vengono cifrati con codifica AES256. Si tratta degli stessi sitemi di sicurezza adottati da banche e istituzioni finanziarie quando muovono i nostri dati.
Successivamente hanno aggiornato il sito e ora ci sono le indicazioni sulla sicurezza (in inglese) che dicono esattamente quello che vi ho scritto sopra
Tra le tante altre funzioni di DropBox voglio segnalarvene una che non è certo semplice ed immediata ma risulta molto utile in caso di errori.
Ogni modifica che fate ad un file crea una "revisione" di quel file che viene salvata in remoto. Le successive modifiche creano a loro volta altrettante revisioni. Nel caso vi accorgiate di aver commesso un errore nel modificare un file (ad esempio avete cancellato o sostituito una parte di un foglio di calcolo o di un file di testo, oppure avete modificato un immagine) potete andare sull’interfaccia web e ripristinare una qualsiasi revisione!
Questo sistema funziona anche per i file cancellati: entrate nell’interfacci web e recuperate il file cancellato accidentamente. Non solo lo recuperate ma riavrete anche tutte le sue eventuali revisioni a disposizione.
Non l’avevo ancor scritto ma DropBox è gratis per una dimensione massima di 2 GB e a pagamento per chi vuole più spazio: 50 GB per 99$ annui oppure 9,99$ al mese.
Io ho installato DropBox su un server Windows 2003, su un portatile con Windows XP e su un altro portatile con Ubuntu e mi trovo molto bene!
Come promesso in Sincronizzazione e backup della rubrica del palmare ora vi mostro il caso pratico utilizzando il pda phone Nokia E61 e Thunderbird. Prendete questa spiegazione come un esempio per farvi capire quanto sia facile e potente questo sistema visto che non tutti avranno un Nokia E61 e, tra quelli che invece lo hanno, non necessariamente usano o vogliono passare ad usare Thunderbird.
Prima cosa è registrare un account (gratis) su scheduleworld.
Nel mio esempio io uso il Nokia E61, che ha già installato SyncML, quindi ho solamente dovuto impostare i parametri come spiegato (in inglese). Nonostante sia comprensibile anche a chi non capisce l’inglese vi traduco i passaggi.
Gli SMS e i Bookmark non li ho selezionati ma, se volete avere il backup in remoto anche di quei dati, selezionateli.
In realtà io uso solo la Rubrica in modalità completa: backup remoto e sincronizzazione anche sul client di posta. Agenda e Note, invece, li ho selezionati e quindi ho la mia replica remota ma non li sincronizzo altrove. (non è un esempio a caso: è esattamente la configurazione che ho scelto di usare per il mio telefono e client di posta)
Per quanto riguarda l’altro lato, il client di posta, in questo esempio Thunderbird.
Dato che ho scelto di sincronizzare solo la Rubrica su Thunderbird il lavoro da fare per prepararlo è ridotto. Volendo anche sincronizzarci il calendario bisogna installare l’estensione Lightning di Mozilla.
Come per sopra ci sono ottime istruzioni in inglese ma, in questo caso, se non conoscete l’inglese la traduzione che vi lascio qui sotto torna utile.
Come vedete, per l’utilizzo base (ma pur sempre potente) che ho scelto di mostrarvi, i passaggi per essere operativi sono piuttosto semplici.
Una volta configurati telefono e client di posta potete far partire le sincronizzazioni. Io ho lanciato prima quella in Thunderbird caricando la sua rubrica sul server, poi quella sul telefono che mi ha scaricato la rubrica di Thunderbird aggiungendola a quella del telefono e ha anche caricato sul server la rubrica del telefono.
Ultimo passaggio un ulteriore sincronizzazione su Thunderbird che mi ha scaricato anche la rubrica del telefono in quella del client di posta.
Ora sono entrambe identiche. Esistono diverse opzioni avanzate di sincronizzazione: sbizzarritevi 😉
Ovviamente questo non è l’unico sistema per sincronizzare questi dati ma io lo trovo particolarmente utile in quanto coniuga la sincronizzazione al backup e all’accesso remoto via web dei dati in questione.
Voi conoscete altri sistemi che svolgano bene questi compiti e che magari aggiungano ulteriori funzioni?
Nel caso vogliate provare questo tipo di soluzione e vi areniate su qualche passaggio chiedete pure!
Se avete un telefono evoluto che vi fa anche da agenda o se avete un buon palmare avrete quasi sicuramente una gran quantità di informazioni archiviate all’interno.
Le informazioni che riguardano i contatti e cioè nome e cognome, indirizzo, numero di cellulare e di casa (o officio, o entrambi) e magari anche l’email le potete facilmente salvare con gli strumenti standard che il vostro palmare vi mette a disposizione.
Parte di queste informazioni sono duplicate. Pensate il caso di un palmare separato dal telefono dove almeno il numero di cellulare è duplicato; ma anche il vostro client email è fonte di duplicazione di dati: almeno l’indirizzo email è duplicato.
Il fatto di avere dati duplicati è scomodo e, spesso, porta anche a non fare un backup di una parte di questi dati (ritenendola, erroneamente, meno importante): si fa il backup del palmare ma, per pigrizia, non quello del cellulare e quasi certamente non quello della rubrica del client email.
Per ovviare a tutti questi inconvenienti risulta molto utile poter sincronizzare la rubrica del palmare con quella del vostro client di posta.
In questo modo, sia che siate sul palmare, sia che siate al pc, avrete sempre a disposizione la vostra rubrica completa di indirizzi email, telefoni, indirizzi fisici e quant’altro.
Non solo saranno disponibili su entrambi i dispositivi ma saranno sincronizzati: il che significa soprattutto che, se aggiungete qualcosa su uno, la variazione viene propagata anche sull’altro!
Se poi, oltre a questo, aveste anche un backup online accessibile da qualsiasi computer connesso ad internet avreste raggiunto il massimo della comodità e della sicurezza.
Tutto questo io l’ho ottenuto grazie a Scheduleworld che è gratis (i soldi per un web designer però potevano anche investirli: non spaventatevi quando visiterete il sito).
Sono supportati moltissimi cellulari. Ci sono tutti i Nokia serie E e serie N che hanno già installato il software necessario (SyncML) ma anche molti altri Nokia possono installare SyncML direttamente dal CD che trovate insieme al telefono.
Se non trovate più il CD non preoccupatevi: SyncML e relative istruzioni per il vostro telefono si trovano in rete senza problemi.
SyncML c’è anche per iPhone e iPod touch, questo tipo di sincronizzazione è possibile anche per molti Treo, Blackberry e Sony/Ericsson.
Anche molti palmari (che sono solo palmari e non anche telefoni) sono supportati: Motorola Q, HP iPAQ 510 Voice Messenger (HP), Psion Teklogix WORKABOUT PRO G2, Motorola MC35, i-mate JAQ3, T-Mobile Wing, Motorola MC70, Pharos GPS Phone 600, Samsung BlackJack (SGH-i607), Samsung SCH-i730, Samsung SCH-i760, ETEN – M700, Qtek S200, HTC Sprint Mogul, HTC TyTN, HTC Touch, HTC Touch Cruise, HTC Touch Dual, HTC P3300, Acer N50.
Sul fronte client di posta ci sono buone possibilità di scelta. Thunderbird è supportato in Windows, Mac OS/X, Linux, Solaris e FreeBSD (serve altro?). Anche altri client che non hanno la quantità impressionante di sistemi operativi supportati come Tunderbird, quali Outlook e Evolution, sono supportati.
Le istruzioni su come fare per impostare il palmare (o il pda phone), il client di posta e il tramite per la sincronizzazione e backup che è, in questo caso, Scheduleworld sono facili.
Siccome si tratta di tre soggetti in causa da impostare e, soprattutto, vista la gran quantità di dispositivi supportati non posso spiegarvi i dettagli di tutto altrimenti sarebbe così lungo che vi addormentereste prima di arrivare al pezzo che vi interessa 🙂
Per darvi un idea di quali siano i passaggi da fare vi mostrerò un esempio con un pda phone a me caro, il Nokia E61. Nell’esempio userò, come client di posta, Thunderbird che ha il grande vantaggio di essere multi piattaforma.
In un prossimo post, quindi, troverete l’esempio con l’ E61 e Thunderbird: non perdetevelo e, se già ora avete delle domande o dei suggerimenti i commenti sono aperti!
Con la recente introduzione del supporto al protocollo IMAP di Gmail si apre una possibilità di utilizzo interessante per Gmail: il backup della propria posta.
Fare un backup dei propri dati è importante e la casella di posta non fa eccezione da questa regola.
Se usate una casella di posta interamente ed esclusivamente via web è molto difficile (se non impossibile in alcuni casi) crearsi un bakup ma io spero per voi che usiate una casella di posta che vi permetta di scaricare le vostre email con il protocollo POP3. In questo caso siete a posto e vi spiego perché.
Il modo più facile di fare un backup è quello di copiare e salvare altrove la cartella che contiene le email scaricate con il vostro programma di lettura della posta POP3. Se non lo avete mai fatto vuol dire che usate solo l’interfaccia web e in questo caso avete tutte le vostre email salvate in remoto sul server del vostro gestore di posta.
Se le scaricate con un client di posta POP3 e volete continuare ad averle sul server remoto (tutte visibili via web) allora ricordatevi di impostare l’opzione "lascia i messaggi sul server" o qualcosa di simile. In questo modo avete già ottenuto un backup: sul server remoto c’è la vostra copia principale e sul vostro pc il backup scaricato via POP3.
Se invece già usavate un client di posta e cancellavate dal server la posta è d’obbligo fare un backup e qui entra in gioco IMAP e l’uso che vi propongo di farne.
IMAP ha diverse interessanti funzioni in più rispetto a POP3 e quella che intendo sfruttare per questo scopo è la sincronizzazione tra copia locale e server remoto delle email. Se cancellate un email in locale IMAP si occupa di cancellarla in remoto, se spedite un email in locale IMAP salva l’email spedita anche sul server remoto.
In questo modo (diversamente da POP3) potete lavorare in locale sul vostro pc e avere automaticamente il backup aggiornato sul server remoto.
In realtà il bello di tutto questo è che potete anche caricare sul server remoto tutta le vostre vecchie email!
Per farlo bisogna che seguita questi passaggi:
Ora avete quindi l’intero parco delle vostre email sia sul server di Gmail che in locale: io l’ho fatto e ora ho tutte le mie email sul mio pc e su Gmail: ne ho diverse migliaia e una delle prime risale a metà del 1997!
Fino a qui potrebbe sembrare che imbarcarsi in questa impresa sia tempo sprecato visto che basterebbe fare un backup ogni tanto della cartella che contiene le nostre email scaricate con POP3 ma ci sono alcuni vantaggi aggiuntivi:
Non vi nascondo le controindicazioni. Per gli amanti della privacy il fatto di mettere tutte le proprie email su un server di un altro con il rischio che possa leggerle (anche se in Google dicono che non lo fanno…) potrebbe non essere il massimo: io credo che non sia nell’interesse di Google leggere ne tantomeno vendere ad altri la mia email ma che a loro interessi farmi apparire la pubblicità a fianco. In questo senso, a leggere l’email, sarebbe un motore automatico che la analizza e propone una pubblicità contestuale.