
La connessione WiFi per sua natura fa fatica a coprire zone ampie con il proprio segnale: se vi interessa capire come fare per aumentare la portata del segnale WiFi e magari spendendo poco siete capitati nel posto giusto! Continua a leggere
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La connessione WiFi per sua natura fa fatica a coprire zone ampie con il proprio segnale: se vi interessa capire come fare per aumentare la portata del segnale WiFi e magari spendendo poco siete capitati nel posto giusto! Continua a leggere
Google Earth è uno strumento molto potente e di recente ho iniziato ad usarlo per cercare le antenne di Eolo: le BTS.
Il motivo per il quale è necessario localizzare la BTS è che il collegamento funziona solo se si vede l’antenna. Il concetto di vedere però va inteso in questo senso: se sei a 20 Km dall’antenna, a meno che come secondo nome tu non abbia "falco", è molto difficile vederla ma se sei sicuro che tra te e la BTS non ci siano ostacoli allora la "vedi".
Prima di spiegarvi come fare la verifica usando Google Earth vi anticipo una domanda: Non credo che userò mai Eolo. Può anche darsi ma scommetto che userai WiMax e, purtroppo, le prime frequenze disponibili per WiMax saranno molto simili a quelle usate da Eolo. Avranno quindi lo stesso inconveniente di dover vedere l’antenna. Le frequenze successive no, ma se ne parla tra diversi anni (sigh).
La prima cosa da fare è creare un segnaposto per la BTS in questione. Ecco la procedura da seguire:
Ora dovreste vedere lo stesso paesaggio che vedete da casa vostra, in direzione della BTS. La differenza è che in Google Earth la visuale è nitida e potete facilmente notare se una collinetta vi ostacola la vista della BTS! Le foto che vedete sono proprio un raffronto fatto in questo modo. In quel caso torna utile Google Earth perché si nota che la BTS è sulla gobba (meno marcata in Google Earth che nella foto) ma in realtà, in quel caso, non c’era bisogno di strumenti raffinati: tra la BTS e noi non ci sono ostacoli di sicuro!
Piccola digressione. La maggior parte delle BTS sono sulle montagne proprio per via del fatto che bisogna vederle. Gli utenti in pianura sono svantaggiati: le BTS sono basse e, difatti, il raggio di copertura è sensibilmente minore rispetto alle zone con rilevi e BTS in alto. D’altro canto essendo le BTS di pianura più vicine è molto più facile vedere ad occhio salendo sul tetto di casa.
Visto che la riga del righello non è retta ma segue gli avvallamenti e le collinette non è affidabile per dirvi se la visuale sia realmente sgombra quindi, in caso di dubbi c’è un ulteriore prova da fare. Rimettete Google Earth in pianta e lanciate la vista trascinando con il mouse e lasciando la mappa in corsa. Lo so, non è facile: a volte non si "lancia" altre volte è troppo lenta o veloce, altre parte in una direzione diversa dal righello ma con un po’ di pratica vedrete che è possibile.
Lasciate il cursore lungo il righello e guardate il rilevamento dell’altezza. Normalmente le BTS sono più in alto di voi quindi un minimo di aumento di altezza è tollerabile ma l’ideale sarebbe che l’altezza decresca (o rimanga stabile) per il primo tratto. Per fare le cose più precise ci vorrebbe un po’ di trigonometria che tornerebbe anche utile per capire quanto vada inclinata verso l’alto l’antenna ma la teoria dei seni ve la risparmio!
Avevo già parlato di EOLO, la connessione senza fili di NGI in quanto la considero una soluzione buona in diverse situazioni. Lo avevo fatto "sulla carta", non avevo in realtà provato di persona questo sistema per collegarsi ad internet: ora l’ho provato!
Inizialmente avevo pensato di non scrivere di questo primo test in quanto si tratta di un installazione in una situazione limite e quindi con risultati ben al di sotto delle potenzialità di EOLO.
Invece quanto posso dirvi proprio rispetto ad una condizione particolarmente difficile è molto utile per i tanti che potranno trovarsi a dover scegliere se richiedere o meno questo tipo di connessione internet!
Attualmente EOLO sta coprendo molte zone della provincia di Varese e limitrofe e anche nel novarese accomunate dalla scarsa o assente copertura della ADSL classica via cavo. Partendo da una situazione di questo tipo anche una connessione traballante (come vi dirò in seguito) come quella che ho provato è, sia dal punto di vista della spesa, che della qualità più che buona per chi la raffronta con un modem 56k!
Una delle delle richieste inderogabili di EOLO è che ci sia visibilità ottica della antenna che da la connessione (la BTS) e io ho una montagna in mezzo che mi impedisce la vista!
Se avete tempo e voglia in questo post nella sezione dedicata ad EOLO del forum di NGI mi hanno suggerito una interessante lettura (in inglese) che, riassunta brutalmente, afferma che in alcuni casi si riesce a collegarsi anche senza vedere la BTS.
Quello che normalmente si fa è di puntare la propria antenna verso la BTS ma, nel caso non si veda, può succedere che si possa agganciare il segnale su un riflesso captato puntando l’antenna non direttamente verso la BTS: è quello che ho fatto. Nella foto potete vedere una uggiosa giornata sul lago Maggiore: la nebbia fitta è quanto di peggio ci possa essere per disturbare il collegamento, anche la pioggia fitta da fastidio. Il pallino rosso è dove, all’incirca, si trova l’antenna. Invece che agganciare un segnale riflesso di quella antenna ho trovato il segnale di una antenna che viene data con un raggio di copertura molto minore, 18 Km e io sono a 30Km!
In questa condizione ho ottenuto due tacche di segnale (in condizioni normali tre tacche sarebbero il minimo per essere certi di avere una linea perfetta sempre) che però, alle volte, svaniscono per poco. La connesione quindi cade diverse volte all’ora e si ricollega subito. Qualche dato tecnico su questo test lo trovate qui e qui: li ho salvati proprio mentre facevo i test usando EOLO come connessione 🙂
Se la si paragona ad un modem analogico non è molto diversa in quanto a stabilità ma la banda disponibile è immensamente superiore. La qualità quando è connessa è buona se raffrontata ad una ADSL di qualità nonostante soffra di ritardi causati dalla situazione difficile.
Una prova significativa è quella di telefonare tramite la connessione usando i VoIP: test eseguito e, quando la linea è connessa, la qualità della chiamata è indistinguibile da una effettuata tramite rete fissa (provider VoIP usato: Skypho, ATA: Fritz fon box wlan 7050). Quando è instabile, ma resta connessa, si perde qualche attimo di conversazione ogni manciata di secondi. Se cade la linea cade (ovviamente) anche la conversazione.
Quello che posso quindi concludere dopo questo primo test è che per avere una ottima linea EOLO ad un prezzo paragonabile ad una ADSL (a mio parete anche una buona adsl fatica ad essere buona come una linea EOLO ben messa) è meglio essere entro il raggio di copertura di almeno una BTS (o appena oltre) e bisogna vederla bene: niente montagne in mezzo ma neppure palazzi o grandi piante con foglie fitte.
Un utile servizio (a pagamento) è l’uscita preventiva del tecnico che verifica se il segnale sia sufficientemente buono: se non lo fosse avreste pagato solo l’uscita e non un anno di connessione inutilizzabile!
Nella sezione su Flickr che ho dedicato ad EOLO trovate anche altre foto tra le quali delle di un altra BTS in fase finale di installazione: appena parte quella BTS giro l’antenna, la linea diventerà super stabile e quindi tornerò a raccontavi di EOLO ma in quel caso leggerete delle meraviglie di una linea che ha poco a che spartire con una ADSL classica ed è molto più vicina alle costosissime SHDSL!