Beppe Grillo all’assemblea Telecom

Beppe Grillo al consiglio degli azionisti
Il grande comico Beppe Grillo è intervenuto all’assemblea degli azionisti di Telecom Italia, pronunciando una filippica contro l’attuale consiglio di amministrazione. L’accusa è quella di una sostanziale incompetenza nel dirigere la più importante azienda di telecomunicazioni nazionale. Telecom dovrebbe essere florida ma si trova in una situazione finanziaria pessima, nonostante sia stata per anni monopolista della telefonia italiana e ora vanti il possesso dell’intera rete nazionale.

Appoggio fino all’ultima virgola l’orazione di Grillo e ne pubblico anche il video che mostra l’intervento fatto all’assemblea.

Migliori ADSL: una guida alla scelta


Quando si è alle prese con la scelta della connessione ADSL da acquistare conoscere la differenza tra una linea che utilizza il Wholesale di Telecom Italia e una che invece è in ULL è importante (wholesale e ULL sono due termini che descriveremo tra breve).

Idealmente, la soluzione più efficiente è quella di avere un unica rete di trasporto alla quale tutti gli ISP accedono acquistando ad un prezzo corretto. Sulla carta questo è molto simile al Wholesale di Telecom Italia ma nella pratica, purtroppo, non funziona come dovrebbe. Se volete approfondire le motivazioni di questa mia affermazione, non essendo argomento di quanto sto scrivendo ora, vi suggerisco di seguire quanto scrive Stefano Quintarelli al riguardo di One Network e bitstream access: le mie convinzioni al riguardo sono maturate proprio grazie a lui.

Definizione di ADSL Wholesale e ADSL in ULL

Una ADSL in wholesale (abbrevio in WS per comodità) è in parte o del tutto una linea Telecom rivenduta/rimarchiata dal ISP che ve la propone.
Una linea in ULL (Unbundling local loop) è invece quasi totalmente realizzata con infrastrutture proprietarie dell’ISP che ve la propone.

Differenze tra le linee ADSL

Prima di tutto bisogna saper identificare una ADSL in WS e una in ULL. Di solito chi vende una linea in ULL fornisce:

  1. velocità maggiori
  2. ad un costo più basso
  3. …e ricava margini di guadagno migliori (se riesce a raccogliere molti clienti.)

Quindi si ha tutto l’interesse a pubblicizzare bene il fatto. Di solito specificano “rete propria” ma spesso è facile accorgersene guardando prezzi e velocità. Se a pari prezzo forniscono due linee a velocità diversa la più veloce è in ULL.

I motivi per i quali una linea in WS è potenzialmente peggiore di una in ULL sono sostanzialmente due:

  1. il costo all’ingrosso che l’ISP deve sostenere
  2. e la dipendenza dal supporto tecnico di Telecom.

I costi del Wholesale sono pubblici (se volete vederli andate qui) e studiandoseli per bene si capisce che per fornire delle linee con una banda sufficientemente decorosa i costi per avere un VP (il VP è il primo tratto, quello relativo ai costi del WS) di dimensioni corrette sono molto vicini al costo al quale l’ISP vende la linea al pubblico. Da notare che a questi costi l’ISP deve aggiungere anche il trasporto verso l’internet vero e proprio (di solito la sua sede che poi è connessa ad internet ad alta capacità).
Il problema del supporto tecnico che citavo è importante. Quando si verifica un problema in una linea in WS ed è sulla tratta di competenza di Telecom (molto probabile per via di diversi fattori non tutti imputabili a colpe di Telecom) per risolverlo ci sono complicazioni. Voi chiamate il vostro ISP e loro devono chiamare Telecom. Oltre al passaggio intermedio che introduce ritardi c’è un evidente conflitto di interessi di Telecom: come devono fornire il supporto tecnico relativo alle linee che vendono direttamente e quello delle linee che rivendono? La risposta datevela voi.

Come funziona l’ULL

Il doppino telefonico che vi arriva in casa è di proprietà di Telecom e con l’ULL (accesso disaggregato all’ultimo miglio) l’ISP lo prende in affitto. Quando questo doppino arriva nella centrale (di centrali ce ne sono svariate migliaia e questo è un punto importante come spiegherò dopo) e viene collegato su apparati (DSLAM) di proprietà dell’ISP che li ha posizionati pagando un affitto per lo spazio occupato. I DSLAM dell’ISP devono essere collegati (in fibra ottica) alla propria dorsale in fibra ottica.
La banda disponibile è, per ragioni logiche ed economiche, molto ampia. Non è economicamente saggio posare fibre ottiche sottodimensionate per poi dover in seguito posarne altre.
L’ULL sembra essere perfetto e, dal punto di vista di chi acquista una ADSL in ULL, lo è.
L’inghippo sorge quando si guardano i costi e i ricavi degli ISP. Cablare una centrale in fibra ottica collegandola alla propria dorsale ha un costo non trascurabile ed è economico farlo solo se si pensa che i clienti che si riusciranno ad avere su quella centrale (mediamente una centrale copre una città, le città più grandi hanno più centrali) saranno parecchi e quindi abbastanza per ripagarsi l’investimento.
Questo è il motivo per il quale l’ULL è diffuso quasi esclusivamente nelle città grandi e medio grandi!

Provider ADSL in ULL

  • Alcuni ISP che offrono linee in ULL li ho citati qui.
  • Un altro è BT Italia (British Telecom ex Albacom) che è orientato verso le aziende.
  • C’è Infinito che rivende linee in WS BTItalia.
  • C’è anche Tele2 ma non è chiaro quale sia effettivamente la sua rete e la copertura che offre. Sul sito della casa madre descrive la copertura come propria/condivisa: altre informazioni non ne ho trovate.

Alcune precisazioni e postille

  • Nell’immaginario collettivo ULL è sinonimo di nuova linea telefonica oltre che ADSL. Con l’ULL un ISP ha mano libera sull’utilizzo del doppino. Da Telecom affitta il puro e nudo rame e paga, con il canone che versa, anche la manutenzione. Con questo cavo poi ci può fare quello che vuole. Alcuni lo propongono con fonia e dati, altri con solo dati e la fonia la offrono tramite VoIP, altri propongono solo dati. Volendo, sui doppini con tratta breve e  ben messi dal punto di vista della qualità fisica, potrebbero anche fornire connessioni vDSL da 50Mbit. Test con doppini lunghi poche centinaia di metri sono stati fatti e hanno funzionato.
  • Una via di mezzo interessante è SA (Shared Access: accesso condiviso): in questo caso l’ISP non noleggia l’intero doppino ma solo la parte (lo spettro di frequenze) della ADSL lasciando a Telecom la fonia. In questo caso il cliente resta legato a Telecom per la linea telefonica ma passa all’ISP per il trasporto dati.
  • Un caso a parte sono quegli ISP che offrono linee usando il Wholesale di altri operatori (no di Telecom): essendo realtà con un contatto molto più stretto con il loro fornitore vengono sostanzialmente meno sia i problemi di costi che di supporto tecnico. Non è quindi corretto che li identifichiate come ISP che rivendono ADSL altrui ma è giusto identificarli come se avessero una rete propria.

(fonte della foto in testa all’articolo: Flickr)

Una guida facile per passare al VoIP e per scegliere i migliori provider

Una guida per Installare il VoIp a casa propria 
La telefonia fissa è destinata a trasformarsi in telefonia via Internet, o VoIP (Voice Over IP). In parte lo ha già fatto a prescindere dalla volontà dei singoli utenti.
Attualmente il primo tratto di strada che percorre una telefonata con la tradizionale linea è ancora tradizionale: una classica linea analogica (PSTN) o una più avanzata linea digitale (ISDN) ma sempre una linea dedicata per la fonia.
Superato il primo tratto la propria voce viene suddivisa in pacchetti e spedita via internet: in pratica tutti quanti abbiamo già una linea telefonica che viaggia via internet: quelli più attenti avranno notato il cambiamento. Spesso la chiamata parte dopo e alle volte gioca altri strani scherzi. Sono alcuni dei piccoli svantaggi del VoIP (Voice Over IP: che a spanne vuol dire voce attraverso internet). Quindi ci toccano gli svantaggi mentre i risparmi se li tiene tutti il gestore telefonico (Telecom Italia nella maggior parte dei casi).
E’ per questo che è opportuno passare ad utilizzare direttamente il VoIP: gli svantaggi già li abbiamo, non volete pure i risparmi? 🙂
Ci sono vari modi per passare alla fonia VoIP e io vi spiegherò quelli più semplici. Le procedure complesse che richiedono una linea ADSL solo dati, Modem Router Ata, configurazioni e altro sono migliori ma sono adatte alla cerchia degli esperti del settore! Oltretutto sono soluzioni adottabili anche in seguito: le scelte fatte precedentemente precluderanno solo pochissime funzionalità quindi non preoccupatevi.
Do per scontato che abbiate una classica linea telefonica con Telecom Italia.
Bisogna anche presupporre che, o abbiate, o siate intenzionati ad avere una connessione ADSL senza limiti (non a tempo ma a costo mensile forfettario). Questo tipo di connessione costa tra i 20 e i 40 euro al mese (restando su scelte di media qualità).
Comincio con Alice (prima il dovere e poi il piacere).


Telecom Italia offre la possibilità di aggiungere delle linee VoIP con l’offerta Alice Voce che permette di godere di alcuni dei vantaggi della fonia VoIP senza però che i costi fissi si riducano. Resta il canone e il costo della ADSL, si aggiunge il costo per avere la connessione senza fili in casa (utile ma non indispensabile e se uno vuole risparmiare non mi sembra la scelta migliore) e altri costi per apparecchiature sulle quali non c’è possibilità di scegliere. L’unico vero ed innegabile vantaggio è che lo potete fare ovunque ci sia copertura ADSL. Quando seguite il link per guardarvi i dettagli dell’offerta ricordatevi di sommare il canone telefonico (14,57€ iva inclusa) visto che le offerte dei concorrenti permettono di non pagarlo mentre con questa soluzione continuereste a pagarlo.


Tiscali offre una soluzione più semplice con costi strutturati in modo diverso e che per un uso tipico sono inferiori a quelli di Alice Voce. Come per Telecom anche il VoIP di Tiscali è limitato rispetto alle potenzialità (segnalo ad esempio la differenziazione di costo per urbane e extraurbane: un non senso per la fonia VoIP). Il vantaggio di questa soluzione è il risparmio che va perso se non si usano i 600 minuti di chiamate gratuite incluse. Non credo che 20 minuti al giorno siano difficili da utilizzare!


Infostrada (Wind o Libero: sono tutti la stessa famiglia) offre una soluzione dai costi base superiori a Tiscali, circa come Alice ma le chiamate  verso i numeri fissi sono realmente gratuite (nessuno scatto alla risposta e nessun costo a tempo: zero sul serio). Da notare che in realtà non si tratta di telefonia VoIP (difatti non ne parlano) ma di una linea analogica con un ADSL. La stessa situazione che avete con Telecom: linea telefonica e ADSL (con splitter che è un apparecchietto che serve a far convivere sullo stesso cavo la voce tradizionale e l’ADSL).


Eutelia, tramite l’offerta EuteliaVola propone una soluzione simile alle precedenti e che risulta competitiva rispetto alle altre per chi chiama spesso i cellulari usando il telefono di casa.


Anche Fastweb ha delle offerte interessanti ma ha i costi superiori rispetto ai concorrenti che sono interessanti, a mio parere, solo in quelle ristrette zone dove arriva con la propria rete in Fibra Ottica.

Esistono anche altri fornitori che offrono sia la connessione Internet che la linea telefonica VoIP (tanto per citarne uno Vira) ma hanno offerte meno semplici rispetto a quelle che ho trattato e, soprattutto, non dispongono di infrastrutture di rete proprie estese come i big citati sopra.
Fate attenzione a questa caratteristica: tutte le offerte che vi ho presentato le ritengo valide solo se siete raggiunti dalla rete del rispettivo fornitore. Se non lo siete potrebbero offrirvi soluzioni alternative, magari anche alla stessa cifra (ma spesso più lente come connessione Internet), passando per la rete Telecom Italia (in gergo si diche che si avvalgono dell’offerta Wholesale di Telecom Italia). E’ sconsigliabile in quanto la qualità della connessione è inferiore e questo può causare problemi alla linea voce!
Un altro fattore da tenere presente è che quasi sempre le offerte che ho citato hanno la fonia che funziona solo in presenza della corrente: se salta la luce non vanno mentre la classica linea telefonica Telecom funziona anche senza corrente. Con una spesa ulteriore è possibile ovviare all’inconveniente: ci si munisce di un UPS che è un apparecchio in grado di alimentare gli apparati Internet/voce per qualche ora di assenza di corrente.
Non ho volutamente specificato le cifre esatte di tute le offerte per due motivi: i costi reali dipendono dal tipo di utilizzo che si fa del telefono e poi, se realmente volete delle soluzioni avanzate che vi facciano risparmiare di più, le soluzioni sono abbastanza diverse da quelle che vi ho citato ma richiedono parecchio lavoro e conoscenze da parte vostra quindi qui mi sono limitato ad un discorso di massima.

Riprendiamoci Telecom Italia

Telecom Italia - Share actionLodevole iniziativa di Beppe Grillo per cacciare il CDA di Telecom Italia. L’idea è semplice. Ogni azionista (può essere chiunque, uno di noi), delega Beppe Grillo a presenziare all’assemblea dei soci. L’unico suo obiettivo è proporre, davanti a tutti, le dimissioni del consiglio d’amministrazione.

Ho deciso di supportare l’iniziativa per il solo fatto che questa azienda monopolista, nonostante ci obblighi a pagare il canone, versa sempre in situazioni finanziarie pessime. Nonostante il canone che paghiamo, il 187 ci prende in giro ogni volta che chiamiamo, dandoci sempre le risposte più diverse e variopinte. Ragazzi, deleghiamo!

RossoAlice.it

Rossoalice
Oggi segnalo il sito di RossoAlice, il portale che offre contenuti a pagamento di AliceADSL (telecom). Grazie ad una segnalazione di un addetto ai lavori, sarà fatto un upgrade alla vostra connessione ADSL se acquisterete una partita (immagino che sia uguale se acquistate un film o qualche altro tipo di contenuto).
Infatti, per garantire uno streaming decente, la vostra ADSL acquisterà magicamente una banda garantita di 512Kb/s.
Per soli 2,5 euro… credo proprio che proverò….