
In these days I’m developing a rails 3 application for a customer. A tast was to complete a ajaxed nested form with fields added through ajax. I’ll show you how I’ve implemented that.
Ci sono 17 articoli con tag ajax (questa è la pagina 1 di 2).
Quando scrivo un articolo su questo blog l’ultima operazione che devo fare è l’aggiunta dei tag all’articolo. Operazione importante, necessaria ma notevolmente noiosa. Ho pensato allora di cercare un plugin che mi aiutasse: ho trovato simple tags.
Simple tags è un super plugin in grado di fare moltissime cose, sviscerendo tutte le caratteristiche dei tag. Ve le riassumo velocemente:
Direi che dopo questa carrellata di funzioni vi ho fatto venire voglia di usarlo vero? Su Dynamick è già installato, ora proverò a sfruttarne tutte le potenzialità e ovviamente, i tag di questo articolo sono stati inseriti usando Simple Tags!
Per chi è interessato a creare una propria chat, oggi vi segnalo questo tutorial di Kenrick Beckett che vi spiega come pubblicare una chat completa e pienamente funzionante. Credo che l’articolo sia alla portata di molti appassionati di web visto che le conoscenze richieste sono minime.
Le tabelle HTML, tanto in voga fino a qualche anno fa, ora sono cadute in disgrazia, soppiantate da codice più “semantico” e dai fogli di stile. In questa nuova era del web, JQuery le riporta alla luce, nella loro funzione originaria, cioè per impaginare tabulati di dati.
Sto parlando di un plugin per JQuery, FlexiGrid, che costruisce tabelle in stile “desktop”, in modo elegante e semplice. Con un’unica riga di codice:
$('.flexme').flexigrid();
verrà convertita una tabella HTML in una tabella ricca di funzioni e interattività. Ecco alcune sue peculiarità:
FlexiGrid, come mostrano gli esempi sul sito ufficiale, trasforma la vostra applicazione web in un’interfaccia usabile e agile, sempre più vicina alle esigenze degli utenti.
Anyterm é uno strumento per portare l’accesso SSH ai tuoi server ovunque ti trovi, magari in un internet cafe’ dall’altro capo del mondo, oppure dietro un firewall cattivissimo o sul tuo cellulare.
Funziona con tecnologia web: a lato client, abbiamo una pagina web con Javascript che invia i tasti premuti tramite AJAX al server web, per la precisione ad APACHE dove ci sará un modulo appositamente installato che invierá il comando. La risposta poi sará ritornata al Javascript in attesa.
É quindi necessario avere un server a disposizione dove poter installare questo modulo di APACHE. Il risultato é ottimo e lo si puó notare dalle schermate di esempio sul sito ufficiale. La velocitá di risposta é ragionevolmente discreta e comunque sufficiente per rendere fruibile il servizio.
Stamattina mi sono soffermato a leggere un articolo su Digital Web Magazine che tratta del "Lazy Loading" un sistema intelligente per ottimizzare le performance di caricamento di una pagina web. In sostanza, al posto di caricare tutte le funzioni javascript al caricamento della pagina web, le facciamo caricare al bisogno, tramite AJAX.
In informatica, il pattern "Lazy Load" corrisponde all’implementazione del design pattern chiamato Proxy. L’obiettivo è di evitare il caricamento di un oggetto finchè non sia assolutamente indispensabile e solo allora sarà necessario investire risorse per caricarlo. Nel caso del JavaScript, una applicazione web generamente ha bisogno di un set di funzioni che vengono chiamate progressivamente durante l’interazione con l’utente. Applicare il Lazy Load in questo caso significa creare delle funzioni "vuote", senza il loro codice che verrà caricato al momento della loro prima chiamata. Definiamo questa tecnica come Ghost Pattern.
Il Ghost Pattern prevede di fornire un oggetto con tutti i suoi metodi pubblici ma saranno vuoti, senza codice al loro interno con la sola chiamata alla nostra funzione di "lazy load" che si occuperà di caricare il vero oggetto andandolo a sostituire con la funzione fantasma.
Se verrà chiamata nuovamente la stessa funzione, verrà scatenato il vero oggetto, già caricato precedentemente.
Tutto questo solo per darvi un’idea della logica di questo design pattern. Per vedere nel dettaglio il codice potete trovarlo direttamente su questo articolo. Per chi usa JQuery come me, vi segnalo il plugin "Plugin" (strano nome, eh?) che implementa in toto il Lazy Loading, ma questo bisogna caricarlo fin da subito, eheheh…
JQuery è una libreria javascript che consente di manipolare in modo veloce e conciso il documento HTML, gestire eventi, creare animazioni e aggiungere interazioni AJAX alla pagina. Lo scopo principale di jQuery è quello di facilitare e velocizzare la scrittura del codice Javascript.
Se dopo questa breve introduzione vi interessa approfondire maggiormente la conoscenza di questa libreria, oggi segnalo untutorial che vi spiega le nozioni base di jQuery. In 15 minuti avrete a disposizione gli strumenti necessari per poter cominciare a scrivere la vostra prima riga di codice. Buon lavoro!
Ajax Rain è una libreria di più di 450 script Ajax. Si tratta per lo più di widget per completare il vostro sito, come progress bar, grafici interattivi, form di upload, tooltip, menu contestuali e molto altro. Gli script sono pubblici e di solito fanno uso dei già noti framework Ajax come QooxDoo, JQuery, YUI.
Come dice lo slogan, "Secret Behind your inspiration", Ajax Rain è un’ottima risorsa da cui prendere spunto e per mettere in moto la nostra fantasia.
Si chiama Protoload ed è una libreria javascript che mette a disposizione metodi per gestire il "loading" e dare la sensazione all’utente di un processo in corso. Ora queste icone vanno molto di moda soprattutto con l’avvento di Ajax, e quindi di richieste http invisibili all’utente. Protoload rende semplice l’uso di questo genere icone e rende felice l’utente.
Ecco sfornato un nuovo mashup di Google Maps, e si chiama DiggMap. Questa volta vengono mostrate sulle mappe i "digg", cioè i voti che vengono assegnati agli articoli di Digg, il social network più famoso al mondo.
La visualizzazione dei voti è in tempo reale, quindi basta aprire la finestra con la mappa di Google Maps e attendere: via via si apriranno le finestre in giro per il mondo mostrando l’utente che ha votato e l’articolo. Le informazioni geografiche vengono estratte dai dati di registrazione degli utenti su Digg.
Il sistema per funzionare fa uso di 3 librerie: la recentemente aggiornata Digg API, ovviamente la Google Maps API e infine la Google AJAX Search API. Davvero un buon lavoro.