I migliori simulatori dello spazio open source

Per chi è sempre col naso all’insù, oggi segnalo i 5 più bei software di simulazione dello spazio open source. I programmi che prenderò in considerazione sono: Stellarium, Celestia, WinStars, Open Universe e StarCalc. Cominciamo l’esplorazione.

Stellarium

In assoluto, uno dei più completi e ben fatti, Stellarium è un software open source gratuito che crea un planetario sul vostro monitor. Mostra un cielo realistico in 3D, proprio come quello che potete osservare con un cannocchiale o in un osservatorio astronomico.

Stellarium, le stelle a portata di clickcostellazioni

Celestia

Il simulatore dello spazio, Celestia, ci permette di esplorare il nostro universo nelle 3 dimensioni. Celestia gira su Windows, Linux e Mac OS X.

Contrariamente agli altri software, Celestia non ci confina sulla terra. Si può infatti viaggiare nel sistema solare o verso una delle 100.000 stelle dell’universo oppure all’interno delle galassia. Ci sono moltissimi add-ons, inclusi modelli 3d di nuovi oggetti spaziali.

celestiacelestia space shuttle

WinStars

Non ti sei mai chiesto dov’è attualmente la navicella spaziale Voyager? Oppure com’è l’alba di Giove sulla superficie di Europa?WinStars può aiutarvi nel rispondere ai vostri dubbi!

WinStars usa l’ultima tecnologia 3D per mostrare oggetti del nostro sistema solare nel modo più realistico possibile. E’ infatti possibile muoversi da un pianeta all’altro, seguire una sonda spaziale nel suo lungo viaggio

winstarwinstars - viaggiare nello spazio

Open Universe

OpenUniverse è un software che simula i corpi del sistema solare in tre dimensioni sul proprio pc (windows o linux). A differenza degli altri software descritti in precedenza, i corpi celesti si muovono in tempo reale. In questo modo si possono vedere i pianeti, le lune e le navicelle spaziali muoversi lungo i loro percorsi. E’ inoltre possibile operare sul tempo e manovrare le navicelle.

 openuniverseopenuniverse

Starcalc

StarCalc è il programma per windows più veloce per la mappatura delle stelle e per l’osservazione professionale del planetario astronomico. Mostra la posizione delle stelle in ogni instante della giornata e da qualsiasi punto di osservazione della terra. Il planisfero può essere zoomato a differenti scale di ingrandimento, ruotato e stampato. Inoltre StarCalc ha una versione per PocketPC

 

starcalcstarcalc

 

Un widget flash per l’upload di file sul proprio sito

Upload flashQuesto utile widget, FancyUpload, mette insieme le capacità di Flash con l’interazione di Ajax per creare un sistema per l’upload dei file da una pagina web. Il sistema prevedere la classica finestra di dialogo per selezionare i file voluti. All’Ok, verranno mostrati sulla pagina HTML e, premuto il bottone che dà il via al processo, i file verranno caricati e una progress bar indicherà lo stato di avanzamento dell’upload.

widget per l'uploadQueste le caratteristiche in dettaglio:

  • Selezione di più file contemporaneamente
  • File filtrati per tipo già dalla finestra di dialogo
  • Possibilità di aggiungere eventi
  • Mostra e filtra le informazioni dei file prima dell’upload
  • Possibilità di limitare l’upload per numero di file e per dimensione dell’upload
  • Indipendente dalla piattaforma, serve solo Flash 8+
  • Non distruttivo, visto che i file sono sostituiti solo dopo che sono stati caricati
  • possibilità di interrompere l’upload e di aggiungere file a caricamento avviato
  • Tutto è modificabile, documentato e facilmente personalizzabile
  • è gratuito e open source!

E’ chiaro che l’installazione non è da tutti. Bisogna avere un minimo di conoscenza dell’html e del javascript, null’altro.

Traduzioni su Linux: StarDict

Su piattaforma Linux, fino a qualche anno fa, non esistevano di certo programmi adeguati per fungere da dizionari; ancor meno esistevano programmi in grado di effettuare traduzioni ‘al volo’ di singole parole incontrate navigando nel mare sempre più vasto di internet, premendo magari una semplice combinazione di tasti. Detto questo, su Windows ricorderemo sicuramente che di applicazioni ce n’erano molte anche anni fa, ed una fra le più famose, Babylon, era ovviamente a pagamento.

Traduzioni con LinuxPer fortuna nel mondo open-source le cose sono a poco a poco migliorate, e oggi ci sono parecchie applicazioni che consentono traduzioni di singole parole (o brevi modi di dire), è come spesso accade in questi casi vi è stata un’esplosione improvvisa di nomi, nomignoli, sigle e tipi diversi di dizionari supportati: fra questi ricordiamo Ktranslator, Babytrans, Freedict, Sdictionary, Everest, Babiloo e, argomento principale di questo tutorial, StarDict.

Stardict ad una prima occhiata sembra avere un’interfaccia un po’ rozza e minimalista, questo soprattutto se a guardarla è l’occhio che non ha avuto la sfortuna di trovare (e provare) solo applicazioni eseguibili da konsole! In realtà nonostante l’interfaccia spartana esegue bene il suo lavoro e l’installazione diventa sempre più facile e immediata, in linea con altri software del mondo open-source. L’ultima versione, la 2.4.8 supporta un’interfaccia grafica di tipo GNOME, sebbene con le adeguate librerie possa funzionare senza particolari problemi anche su KDE. Il sito propone numerosi dizionari per tutte le esigenze, stimati attualmente intorno ad un numero di circa 1000.

Il dizionario al suo interno

Ogni dizionario è composto da tre file tutti occorrenti per il funzionamento dello stesso:

.ifo – contenenti le informazioni base del dizionario, come ad esempio chi l’ha creato, una descrizione estesa, il numero di parole complessive, eccetera

.idx – contenente una sorta di indice delle parole, può essere anche compresso .gz

.dict – che rappresenta il vero ‘database’ nel quale sono memorizzate le informazioni; esso può essere anche .dict.dz

Ad ogni dizionario corrisponde una cartella all’interno della directory /usr/share/stardict/dic/ all’interno della quale vi sono i tre file sopra menzionati; ecco perché l’installazione di nuovi dizionari risulta facilissima: basta creare la directory e inserire i tre file di dizionario.

Funzionamento

Il programma da la possibilità di funzionare in due modi diversi, facilmente distinguibili quando lo stesso è ridimensionato:

  • nel modo normale, in cui nel vassoio di sistema delle applicazioni attive, in basso a destra, compare solamente l’icona di un taccuino verde con le pagine ingiallite con sopra una croce rossa, significa semplicemente che il programma funziona, ma occorre scrivere da apposita interfaccia la parola da tradurre.
  • nel modo scan (settabile col pulsante destra sull’icona in esecuzione del programma) invece, compare la stessa icona ma con un cerchietto bianco e nero; nel caso in cui si selezioni una parola, il programma apre in modo automatico una finestrella spostabile dentro la quale viene visualizzata la traduzione della parola in base a tutti i dizionari istallati ed attivi, proprio come fa il Babylon di Windows. Questa finestrella si chiuderà automaticamente all’allontanamento del mouse.

Nella finestra principale di stardict è possibile (tramite il pulsante posti in basso a destra) configurare in modo completo il programma, settare le preferenze, i font da utilizzare, i colori, nonché eventuali altri tasti per far partire la traduzione automatica (questo settaggio è utile quando non si voglia fare partire una traduzione automatica semplicemente evidenziando le parole, ma si vuole che essa parta tenendo premuto un determinato tasto (SHIFT, CTRL, o altro)). L’altra icona in basso a destra setta invece i dizionari istallati, da la possibilità di disabilitarli momentaneamente o di cambiare l’ordine di ricerca, funzione molto utile se i dizionari sono molti.

Volendo (e avendone voglia, ovviamente!) è possibile convertire in .ifo (+ idx + dict) altri file di tipo diverso, come ad esempio:

.bgl che sono dizionari di Babylon di nuovo tipo (i vecchi erano .dic)

.tei che sono dizionari di Freedict

.dct che sono dizionari di Sdictionary

Tale operazione può essere ottenuta con l’uso di un programma chiamato dictconv. Volendo è possibile utilizzare anche altre utility già integrate nello stardict, in particolare nello stardict-tools, pacchetto da installare a parte; parlo ad esempio di stardict-editor, programmino nato per dare la possibilità ai singoli utenti di potersi creare i propri dizionari da semplici file di testo.

Google blocca il progetto Gaia, l’open source di Google Earth

Gaia - il reverse engineering di Google Earth
Google Earth è un’applicazione gratuita ma proprietaria che gira su Windows, Mac e Linux ma non fornisce API pubbliche. Un’alternativa open source a Google Earth è il NASA World Wind, ma paradossalmente, è solamente un’applicazione Windows.

Per risolvere questa situazione è nato Gaia, un progetto open source che è riuscita a decrittare il protocollo usato da Google Earth durante lo scaricamento delle mappe attraverso la rete.

E’ notizia proprio di oggi che Michael Jones, capo progetto di Google Earth, ha chiesto agli sviluppatori di Gaia di interrompere lo sviluppo del progetto e di rimuovere la sezione download. Penso che davanti a tale richiesta, il team di Gaia non ha esitato ad accettare tale richiesta. Questo il comunicato stampa:

25 November 2006, we’ve got the letter from Michael Jones, the Chief Technologist of Google Earth, Google Maps, and Google Local search, requesting us to cease reverse engineering and improper usage of licensed data that Google Earth use. We understand and respect Google’s position on the case, so we’ve removed all downloads from this page and we ask everybody who have ever downloaded gaia 0.1.0 and prior versions to delete all files concerned with the project, which include source code, binary files and image cache (~/.gaia).

OpenEXP: percorsi Open Source

OpenExp, percorsi Open SourceScrivo questo post di ritorno dall’OpenEXP, "una manifestazione orientata a promuovere la conoscenza e l’uso del Software Libero Open Source, con un particolare occhio di riguardo all’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, dei loro rischi, in particolar modo attraverso l’adozione di software Libero/OpenSource."

Oltre ai classici stand informativi (l’80% di questi sono Linux User Groups), sono state organizzati, per le tre giornate della manifestazione, seminari interessantissimi, tenuti da professionisti e appassionati. Gli argomenti trattati spaziano da Linux, al web, dalla sicurezza informatica ai CMS (tra l’altro si tiene anche il Joomla Day), dal VoIP alle licenze OpenSource.

Personalmente ritorno a casa entusiasta e con un bagaglio di informazioni notevolmente arricchito. Si tratta, a mio modo di vedere, un’occasione per incontrare persone e rimanere al passo con le nuove tecnologie. CONSIGLIATISSIMO!

React Os: un sistema equivalente a Windows Xp gratis

React Os
Può trarre in inganno lo screenshot qui sopra: non si tratta di Windows ma di React Os, il primo sistema operativo Open Source equivalente ai sistemi Microsoft. Si tratta di un progetto sviluppato da volontari, ancora in versione Alpha, ma che è già in grado di far girare una lista cospiqua di applicazioni per windows.
Ovviamente, il sistema è scaricabile e, naturalmente, è gratuito! Ecco cosa dicono nella loro homepage:

 Il progetto ReactOS® è dedicato allo sviluppo di Software Libero disponibile a tutti tramite l’implementazione di un sistema operativo compatibile con Microsoft Windows® XP. Gli obiettivi di ReactOS sono la realizzazione di una completa compatibilità binaria con le applicazioni e i driver dispositivi per i sistemi operativi NT e XP, usando un’architettura simile e fornendo un’interfaccia pubblica completa e equivalente.

VoIP su Firefox con Zoep

VoIP su Firefox ora è possibile con ZoepLa guerra in atto nel settore del Voice over IP (voce via Internet) non ha sosta. Chi è interessato a questo campo in continuo sviluppo avrà sicuramente provato diversi software client. Ma tutti sono rigorosamente da lanciare come applicazioni a sé.

Ora è giunto Zoep, un plug-in che si installa su Firefox 1.5 e parte assieme al miglior browser oggi in circolazione.

Zoep è un progetto Open Souce ed è in continua evoluzione. Ad oggi l’ultima versione è la 0.8.1 (solo per Windows) il che indica che per quella finale c’e’ ancora molto spazio per sviluppare ulteriori servizi aggiuntivi.
Volete dunque chiamare qualcuno in VoIP? Facile. fatelo via Firefox.